Previous Page  33 / 38 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 33 / 38 Next Page
Page Background

Punto 1

Mediazione metodologica-didattica

29

www.

edises

.it

l’insegnante possa esercitare il suo dominio sugli alunni. L’insegnante,

in questo caso, non è interessato al benessere degli apprendenti, ma al

proprio.

Una corretta relazione educativa deve avere come obiettivo quello di

indirizzare gli alunni verso una vita sociale regolata dal rispetto recipro-

co, dall’ascolto e dalla comprensione. Perché ciò sia possibile è neces-

sario creare a scuola un clima sereno e collaborativo, nell’ambito del

quale l’insegnante funge da modello comportamentale di riferimento

e traina il gruppo ponendosi per primo in ascolto di tutti e di ciascuno.

Gli alunni che si sentono ascoltati imparano a loro volta ad ascoltare.

Inoltre, l’insegnante ha il compito di credere nelle potenzialità di

ogni alunno, tenendo conto del principio dell’educabilità di tutti e

combattendo il pregiudizio dell’irrecuperabilità dei casi borderline.

Nell’osservare i cambiamenti comportamentali l’insegnante non deve

soffermarsi sui comportamenti in quanto tali, ma sull’intenzionalità che

li produce. Ciò è possibile se riesce a stabilire con gli alunni una relazio-

ne empatica ed entropatica basata sulla comprensione.

Secondo lo psicologo statunitense Rogers una relazione educativa

sana deve essere regolata da assertività, autorevolezza e capacità di

contenimento del gruppo classe. L’assertività corrisponde al punto di

equilibrio tra passività e aggressività. Per passività si intende l’incapacità

di manifestare i propri bisogni e di agire in funzione del loro soddisfa-

cimento. Per aggressività si intende la tendenza a prevaricare sugli altri

senza ascoltare i loro bisogni.

L’assertività coincide con la capacità di ascoltare se stessi e gli altri e

di agire in funzione di un fine da perseguire che contempli, allo stesso

tempo, il benessere proprio e dell’altro. Un comportamento assertivo

produce autorevolezza, cioè la capacità di farsi ascoltare.

Secondo Bion e Klein, una sana relazione educativa deve essere carica

di affettività. La costruzione di un clima sereno, caratterizzato da benes-

sere interiore, serenità e buonumore favorisce la memorizzazione e, di

conseguenza, l’apprendimento.

Quesito n. 1.3

In cosa consiste la Tassonomia degli obiettivi educativi elaborata da

Benjamin Bloom?

Benjamin Samuel Bloom (1913-1999), pedagogista statunitense, elabora

la

Tassonomia degli obiettivi educativi

per permettere a tutti gli alunni

di raggiungere gli stessi risultati e obiettivi scolastici. Scopo dell’istruzio-

ne, secondo Bloom, è favorire lo sviluppo delle capacità e attitudini in-