Previous Page  38 / 40 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 38 / 40 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

736

Parte Quinta

La critica letteraria

Nella panoramica sullo storicismo andrebbero ricordati molti critici: da

F. Flora

ad

A. Momigliano

, a

N. Sapegno

(che compie una sintesi originale di crocianesimo e

marxismo). Un’intersezione di studi crociani, desanctisiani, gramsciani (storicismo

marxista) si rinviene in

R. Ramat

,

G. Petronio

,

C. Muscetta

e

C. Salinari

; nell’ambito

della fusione di storicismo e filologia possono essere annoverati alcuni dei maggiori

critici del secondo Novecento, da

G. Getto

a

V. Branca

, da

G. Petrocchi

a

L. Caretti

,

da

S. Battaglia

a

U. Bosco

e via dicendo. Un originale metodo critico è stato messo a

punto da

E. Raimondi

, il quale ha mediato storicismo e critica filologica passando at-

traverso la critica simbolica, antropologica e strutturalistica di matrice europea e nor-

damericana (E. Raimondi,

Tecniche della critica letteraria,

Einaudi, 1967; E. Raimondi,

Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca

, Einaudi, 1970).

50.4

 La sociologia della letteratura

La sociologia della letteratura si occupa dello

studio della produzione, circolazione e

fruizione delle opere letterarie

servendosi dei metodi propri della sociologia. Tale

disciplina indaga, perciò, gli autori (

produzione

), i canali (

circolazione

), il pubblico (

frui-

zione

) senza prescindere dal contesto storico nel quale tali elementi s’inseriscono e

che contribuiscono a determinare. L’aspetto peculiare della sociologia della letteratu-

ra consiste nel suo metodo d’indagine: degli autori interessano soprattutto l’apparte-

nenza a un ceto o a una classe sociale piuttosto che la loro formazione culturale o le

vicende personali, i rapporti con le istituzioni, la carriera ecc.; delle opere si privilege-

rà in particolare il dato materiale, cioè l’opera come oggetto (il codice manoscritto, il

libro) in cui forme e contenuti sono i rivelatori dell’appartenenza dell’opera e del suo

autore a un determinato ambiente sociale.

Un impulso particolare alla sociologia della letteratura proviene da

C. Dionisotti

con

alcuni saggi compresi nel volume

Geografia e storia della letteratura italiana

(1967): qui

il critico compie una ricerca sulla condizione sociale degli scrittori e sui loro rapporti

con le istituzioni (Stato e Chiesa).

L’evoluzione di tale impostazione di studi ha trovato in seguito una sua sistematizza-

zione in un volume della

Letteratura italiana

della Einaudi intitolato

Produzione e consu-

mo

(sezione

Produzione, circolazione e fruizione

).

50.5

 La critica sociologica

La critica sociologica è una disciplina diversa dalla sociologia della letteratura: il cam-

po d’indagine di tale metodologia critica è lo

studio e l’interpretazione delle opere

letterarie in relazione alla società in cui vengono prodotte

e nella quale gli autori

operano. Sia la storiografia (economica, sociale, politica ecc.) sia la sociologia della

letteratura forniscono dati importanti alla critica sociologica, tuttavia è bene precisare

che è critica letteraria a orientamento sociologico, non sociologia; le opere non sono

oggetti materiali ma testi e in quanto tali vanno descritti e interpretati, perché espres-

sioni del mondo e della società, condizionati da un contesto socio-economico-politi-

co. In poche parole, la critica sociologica non si sofferma esclusivamente sul rapporto

autore-contesto (società), ma va oltre, analizzando l’ideologia e la visione del mondo

che gli autori elaborarono nelle proprie opere in base ai condizionamenti sociali.