

Capitolo
1
Composizione e armonizzazione di un canto
309
Questo significa che qualsiasi linea melodica ha la possibilità di essere “raffor-
zata”, se viene, appunto, raddoppiata da un’altra voce che procede a distanza
di ottava o multipli di essa.
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Raddoppio all’ottava
Questo meccanismo del raddoppio d’ottava è un mezzo affascinante, ma se
abusato, può appesantire il disegno. Se pensiamo ai violoncelli frequentemen-
te raddoppiati all’ottava bassa dai contrabbassi nella tradizionale orchestra
sinfonica, capiamo l’importanza di questo mezzo. Esso, tuttavia, va utilizzato
ove ritenuto necessario, vuoi per dare maggiore corpo e peso alla linea da rad-
doppiare, vuoi per equilibrare la parte in relazione con le altre voci.
Assolutamente da non sottovalutare è il raddoppio all’unisono, mezzo che
senz’altro permette un efficace potenziamento timbrico e dinamico di un
oggetto sonoro.
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Raddoppio all’unisono
Violini 1
Violoncelli
In realtà, l’intervallo di unisono è l’intervallo primitivo per eccellenza, e come
tale esso diverrà uno dei mezzi polifonici più interessanti a nostra disposizione.
Di grande eleganza è un disegno melodico che nasce da un unisono e da esso
vi si allontana di grado.
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L’equivalenza d’ottava è il primo degli “strani anelli” che si trovano alla base
del linguaggio musicale. Gli “strani anelli” sono paradossi matematici che
restano insoluti:
1=8
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Se consideriamo che 1 e 8 sono due suoni posti a distanza tale per cui il secon-
do, il più acuto, ha frequenza doppia rispetto al primo, ci troviamo di fronte a
Raddoppio all’ ttava
Raddoppio all’un sono
Violini 1
iol
1 = 8