

Capitolo
1
Composizione e armonizzazione di un canto
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voglia pensare ai primi uomini sulla terra, o ai bambini in età prelinguistica o
ai timidi approcci di chi si avvicina a uno strumento toccando un suono dopo
l’altro, il canto rappresenta una necessità interiore vitale e spontanea.
1.4
Suoni armonici e sistema temperato
Alla base della naturalità del canto sta il fenomeno naturale dei suoni armonici.
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i suoni armonici
*
in
cents
, confrontati con la scala temperata
1
2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16
+2*
-14 +2 -31
+4 -14 -49 +2 +40 -31 -12
Si osservi attentamente questa figura che ricorre spesso nei libri di armonia, di
teoria o di storia della musica. Ogni suono presente in natura si presenta a noi
come un suono complesso, ossia come la somma di una componente principa-
le, detta suono fondamentale, e altre componenti parziali dette suoni armonici
o ipertoni o appunto componenti parziali. La fondamentale e i suoi suoni
armonici parziali sono fusi in un’unica sonorità generale e a un ascolto super-
ficiale tendiamo ad accorgerci soltanto del suono armonico fondamentale (1).
Nel
canto armonico tibetano
, i maestri di questa tecnica esaltano i suoni armonici
cercando di porli in evidenza, riducendo il volume sonoro della fondamentale
al basso e producendo un canto multifonico che si può davvero considerare,
a dispetto dei primi tentativi della polifonia medievale occidentale, quale la
forma più primitiva e
naturale
di polifonia.
Sappiamo anche che questi suoni armonici possono essere isolati, producendo
uno sfioramento in un punto esatto della corda di un qualsiasi strumento.
Se, appunto, ripetiamo l’operazione del monocordo pitagorico (strumento
usato da Pitagora per determinare le relazioni matematiche tra i suoni musi-
cali), sarà sufficiente sfiorare una corda nel suo punto di mezzo per avere il
suono armonico 2 di una serie che ha per fondamentale (1) il suono della cor-
da vuota. Lo stesso meccanismo può essere usato intervenendo sulla colonna
d’aria degli strumenti a fiato. In ogni caso, le componenti parziali di un suono
contribuiscono a rendere il suono emesso, ricco e timbricamente complesso.
Inizialmente si farà fatica a percepire l’infinita densità di un singolo suono ma
solo perché, pigramente, tendiamo a non farci caso. Basterà porvi attenzione
e col tempo i suoni armonici affioreranno e si faranno ascoltare.
Ora proviamo a desumere dalla suddetta
serie
delle considerazioni basilari.
>
Il
suono armonico 2, ossia il primo armonico (dato che la fondamentale di
un suono nella numerazione della serie è il suono n. 1) è posto in una parti-
colare relazione con la fondamentale e determina quella che si può definire
I
i ar onici