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Le prove possono essere classificate in

distruttive

e

non distruttive

a secon-

da che compromettano l’integrità dei materiali o meno. Dal momento che le

prove distruttive rendono inutilizzabili i pezzi su cui vengono eseguite, queste

vengono, in genere, effettuate su campioni di materiale (provini) di forma e

dimensioni stabilite in apposite norme. Le prove non distruttive possono esse-

re eseguite invece su qualunque pezzo meccanico, proprio perché non altera-

no alcun parametro e non lasciano segni evidenti che possano compromette-

re l’estetica del manufatto. Le prove di laboratorio vengono effettuate quindi

per valutare le proprietà meccaniche dei materiali, testandone in anticipo il

comportamento rispetto ai carichi esterni che saranno applicati ai prodotti

finiti. Le proprietà meccaniche che si possono valutare sono:

Resistenza

: rappresenta il massimo sforzo che un materiale è in grado di

sopportare prima di rompersi. In base al carico cui è sottoposto, si può ave-

re la resistenza a trazione, a compressione, a fatica e così via. Il suo indice è

il carico di rottura

Tenacità

: rappresenta la capacità di un materiale di assorbire energia senza

arrivare a rottura. È la caratteristica opposta della fragilità. Un materiale

tenace ha, in genere, buona resistenza a trazione, buon allungamento e buo-

na resilienza

Resilienza

: è la capacità del materiale di sopportare forze impulsive (urti)

senza subire danni

Durezza

: è la resistenza di un materiale alla deformazione permanente. È la

capacità del materiale di non farsi scalfire o penetrare da altri corpi.

Per ognuna di queste proprietà esistono delle prove di laboratorio.

La prova di trazione

La prova di resistenza più comunemente utilizzata per determinare le pro-

prietà meccaniche, quali il modulo elastico, l’allungamento a rottura e la tena-

cità, è la

prova di trazione

. La prova consiste nell’applicare una deformazione

controllata ad un provino ad

osso di cane

e nel misurare la risposta del materia-

le in termini di forza. Il risultato della prova di trazione viene riportato su un

diagramma che rappresenta i carichi in funzione degli allungamenti. A parti-

re dal carico è possibile definire lo sforzo

σ

e la deformazione

ε

come:

dove

F

è il carico,

A

0

è la sezione resistente,

L

è la lunghezza finale del provino

e

L

0

è la lunghezza iniziale.

Fase di elasticità e proporzionalità

: in una fase iniziale, quando il materiale

è sottoposto ai primi carichi, l’allungamento cresce in proporzione al carico

impresso. Al cessare del carico la provetta riacquista le dimensioni iniziali

F

A

L

L

L L

L

= ;

= =

0

0

0

0

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Parte Seconda

Chimica