

ni conduttori allo stato fuso. Esempi di solidi ionici sono sali come il cloruro
di sodio(NaCl) o lo ioduro di cesio (Csl).
Il
legame covalente
è quello che si genera a seguito della condivisoine di un
doppietto elettronico tra due atomi. Questo legame, al contrario di quello
ionico, ha una natura fortemente direzionale ed è tipico dei solidi covalenti e
molecolari.
I solidi covalenti sono costituiti da atomi uniti da legami covalenti, come
avviene nel caso del carbonio elementare (sia in forma di grafite che di dia-
mante) oppure nel quarzo (ossido di silicio SiO
2
). I solidi molecolari sono
invece costituiti da molecole tenute insieme da legami deboli. I legami cova-
lenti sono presenti all’interno delle singole molecole, ma non tra le varie mole-
cole che costituiscono il solido. Un esempio di solido molecolare è il ghiaccio:
i legami covalenti sono presenti tra gli atomi di ossigeno e di idrogeno della
molecola di acqua (H
2
O), mentre lo stato solido è garantito da forze di lega-
me secondarie molto più deboli dei legami covalenti. Altri esempi di solidi
molecolari sono i polimeri.
Il
legame metallico
è caratterizzato dalla condivisione di elettroni da parte
di un grande numero di atomi disposti in un reticolo cristallino. Nel caso del
legame metallico è possibile pensare che gli elettroni di valenza degli atomi
che costituiscono il solido siano delocalizzati all’interno del materiale. Il soli-
do risulta quindi costituito da un reticolo di atomi metallici carichi positiva-
mente, tenuti insieme da una “nuvola elettronica” costituita da tutti gli elettro-
ni di valenza.
Questo tipo di modello spiega molte proprietà dei metalli, come la mallea-
bilità e l’elevata conducibilità termica ed elettrica.
Le differenze tra solidi caratterizzati da diversi tipi di legame si manifestano
in particolare nella temperatura di fusione del materiale. Tale proprietà indi-
ca infatti la temperatura alla quale il materiale deve essere portato, al fine di
avere energia termica sufficiente a rompere i legami che garantiscono la coe-
sione interna al materiale stesso.
In Tabella 14.2 sono riportati alcuni esempi di temperature di fusione di dif-
ferenti solidi. La tabella evidenzia come i solidi covalenti mostrino in genere
temperature di fusione più elevate. Questo è dovuto al fatto che la coesione
interna di un solido covalente è garantita dal legame covalente stesso, per cui,
per poterlo fondere, è necessario portare il materiale ad un livello di energia
termica sufficiente a rompere questo tipo di legame. Anche il polietilene e l’ac-
qua posseggono legami covalenti all’interno delle loro molecole ma, a diffe-
renza del diamante, la coesione tra le molecole è garantita da legami seconda-
ri molto più deboli. Questi materiali presentano infatti temperature di fusione
estremamente inferiori a quelle dei solidi covalenti.
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Parte Seconda
Chimica