

lecitazione è detta composta. In secondo luogo le sollecitazioni possono esse-
re divise in base al tempo di applicazione della forza:
–
Forze statiche
: sono le forze di valore costante nel tempo applicate per tem-
pi lunghi
–
Forze dinamiche
: sono le forze applicate per tempi brevi (tipicamente tem-
pi inferiori a 10
–1
s)
–
Forze periodiche
: sono le forze variabili in maniera periodica nel tempo,
generalmente a frequenza elevata
–
Sollecitazioni a fatica
: si tratta di sollecitazioni per le quali il materiale è sot-
toposto ad una serie di sollecitazioni dinamiche variabili periodicamente
nel tempo.
In genere le resistenze dei materiali ai vari tipi di sollecitazione sono diffe-
renti, infatti, a parità di carico:
R
fatica
<
R
dinamica
<
R
statica
A seconda della superficie di applicazione le forze possono essere distinte in:
–
Forze concentrate
: sono le forze che agiscono su un punto della superficie
ovvero quando la superficie su cui insistono ha dimensioni trascurabili
rispetto a quelle della superficie totale
–
Forze distribuite
: sono le forze che insistono su tutta la superficie dell’ogget-
to ovvero quando le dimensioni della superficie su cui insistono non sono
trascurabili rispetto alla superficie totale. Tra le forze distribuite vi sono le
forze di attrito
. Le forze di attrito sono quelle forze che si generano tra due
superfici in contatto in movimento reciproco e possono essere di attrito
radente (corpi striscianti) o attrito volvente (corpi rotolanti).
Le sollecitazioni possono inoltre essere distinte in base alla direzione e al
verso in cui vengono applicate le forze:
–
Trazione
: stato di sollecitazione semplice in cui le forze esterne applicate
sono parallele alla dimensione principale del provino e tendono ad aumen-
tarne la lunghezza
–
Compressione
: stato di sollecitazione semplice in cui le forze esterne appli-
cate sono parallele alla dimensione principale del provino e tendono a dimi-
nuirne la lunghezza
–
Flessione
: stato di sollecitazione in cui le forze esterne applicate possono
essere ricondotte ad una coppia di forze che tendono a deformare l’asse del
provino. Con il termine coppia si indicano due forze uguali ed opposte
agenti su rette d’azione diverse ma parallele, distanti fra loro una grandez-
za detta braccio. Un corpo soggetto a flessione possiede, a tutti gli effetti,
una parte soggetta ad uno stato tensionale di trazione (quella che tende ad
allungarsi) ed una parte soggetta ad uno stato tensionale di compressione.
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Parte Seconda
Chimica