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 Il candidato confronti i metodi chimici ed enzima-

tici per il dosaggio degli analiti

Punti chiave

Metodi chimici di dosaggio

Vantaggi e svantaggi dei metodi chimici

Metodi enzimatici di dosaggio

Vantaggi dei metodi enzimatici

Svolgimento

Il dosaggio degli analiti può essere effettuato con metodi chimici ed enzima-

tici. Nei metodi chimici un reagente interagisce con l’analita (in condizioni di

reazione controllate per temperatura, tempo, pH) e forma un addotto colora-

to. Una soluzione a concentrazione nota dell’analita (lo standard) trattata con

lo stesso protocollo consente la costruzione della taratura del metodo, dalla

quale si ricava la concentrazione incognita dell’analita nel campione. I van-

taggi del metodo chimico sono la semplicità di realizzazione e l’esiguo costo.

I maggiori svantaggi sono la bassa sensibilità e specificità, nonché una certa

tossicità di alcuni metodi chimici. Il dosaggio di proteinemia e proteinuria

viene eseguito impiegando un reattivo che reagisce con le molecole proteiche

e sviluppa un colore la cui intensità, entro un certo intervallo, è proporzionale

alla concentrazione proteica. Molto utilizzato è il reagente del biureto, che

reagisce con i legami peptidici delle proteine sviluppando un colore rosso. I

corpi chetonici sono dosati con metodo chimico. Si utilizzano delle strisce che

contengono nitroprussiato di sodio e fosfato bisodico a pH 9.

Nel metodo enzimatico, un enzima commerciale riconosce l’analita da dosa-

re come suo substrato e ne catalizza la trasformazione in prodotto. Il dosag-

gio dell’attività dell’enzima diventa misura della concentrazione dell’analita,

sfruttando una retta di taratura costruita con concentrazioni note dell’analita

in esame. In alcuni casi, il prodotto della reazione catalizzata dal primo en-

zima commerciale diventa il substrato di un altro enzima commerciale, il cui

dosaggio è basato sulla formazione/scomparsa di un cromoforo e risulta per

questo più facilmente quantificabile rispetto al primo enzima. Le deidrogenasi

offrono un semplice dosaggio spettrofotometrico in virtù della loro necessità