

13.3 Ghiandole esocrine
[
429
]
FIGURA 13.11
S
Sezione di ghiandola acinosa. Colorazio-
ne tricromica. L’immagine mostra le ghiandole sebacee di
alcuni follicoli piliferi della cute. Gli adenomeri, di forma
tondeggiante, sboccano nel follicolo pilifero. Le cellule che
li costituiscono appaiono poco colorate per la presenza di
numerose gocce lipidiche che riempiono il citoplasma e che
sono rilasciate per secrezione olocrina.
FIGURA 13.12
S
Sezione di ghiandola tubulo-alveolare composta. Colorazione con ematossilina-eosina. (
A
) L’immagine
mostra una sezione di ghiandola mammaria in fase di allattamento in cui, a piccolo ingrandimento, sono riconoscibili ade-
nomeri di forma tubulare e adenomeri alveolari, voluminosi. (
B
) A forte ingrandimento si osserva che alcune cellule secer-
nenti presentano protrusioni apicali tipiche della secrezione apocrina (secrezione per gemmazione).
A
B
(
Figura 13.12
). Quest’ultima presenta una partico-
larità poiché i condotti escretori minori non conflu-
iscono in un unico dotto escretore maggiore ma si
aprono indipendentemente l’uno dall’altro a livello
del capezzolo. Il secreto prodotto, il latte, contiene
proteine, lipidi, lattosio, anticorpi, vitamine liposolu-
bili, sali minerali e leucociti, quali linfociti e monoci-
ti. Le ghiandole tubulo-acinose composte sono le più
comuni; esse sono generalmente di grandi dimensio-
ni e sono rappresentate dal pancreas, dalle ghiando-
le salivari maggiori (
Figura 13.13
) (parotide) e dalle
ghiandole lacrimali.
13.3.2.3 Classificazione in base alla modalità di
secrezione
Un ulteriore criterio per classificare le ghiandole
esocrine pluricellulari è quello di valutare la moda-
lità con cui le cellule dell’adenomero rilasciano all’e-
sterno il secreto prodotto e possono essere distin-
te in: olocrine, apocrine e merocrine (
Figura 13.14
).
Le
ghiandole a secrezione olocrina
(dal greco
ɟɉɍɑǡ Ȍ
-
lano nel citoplasma il prodotto di secrezione che
viene eliminato insieme a tutta la cellula che, dun-
que, costituisce essa stessa il secreto. Le ghiandole
olocrine devono necessariamente possedere una
riserva di cellule staminali che proliferando vanno
a sostituire le cellule che sono state eliminate du-
rante il processo di secrezione. Dal punto di vista
strutturale, le ghiandole olocrine sono costituite
da un epitelio stratificato che poggia su una lamina
basale. Lo strato più profondo è quello germinativo
ed è formato da cellule cubiche che presentano un
nucleo sferico disposto centralmente. Via via che si
dividono per mitosi, una delle due cellule prodotte
migra verso il centro della ghiandola (il lume) e au-
menta di volume per l’accumulo di gocciole lipidi-
che. Contemporaneamente il nucleo diventa picno-
tico e scompare e gli organuli iniziano a degenerare
in modo che le gocciole lipidiche possano occupare
tutto lo spazio citoplasmatico. La cellula si fram-
menta e viene secreto tutto il contenuto cellulare.
Un esempio di secrezione olocrina è quello delle
ghiandole sebacee presenti nella cute che produco-
no
sebo
, una sostanza oleosa ricca di colesterolo,
trigliceridi e detriti delle cellule secretorie che ha