

13.3 Ghiandole esocrine
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FIGURA 13.6
S
Rappresentazione schematica di vari tipi di ghiandole esocrine. (
A
) Ghiandola unicellulare caliciforme
mucipara; (
B
) ghiandola pluricellulare intraepiteliale; (
C
) ghiandola pluricellulare esoepiteliale coriale. Le cellule colorate in
rosa costituiscono l’adenomero alveolare inserito tra le cellule dell’epitelio di rivestimento.
A
B
FIGURA 13.5
S
Dotti escretori. Le ghiandole esocrine pluricellulari sono composte da due componenti epiteliali: una
porzione che produce il secreto (adenomero) e un dotto escretore che convoglia il secreto alla superficie dell’epitelio di
rivestimento. I dotti escretori più piccoli, ad esempio i dotti striati, sono costituiti da un epitelio di rivestimento cilindrico
o cubico semplice. Dotto striato del pancreas osservato a piccolo ingrandimento (
A
) e a forte ingrandimento (
B
). I dotti
escretori di maggiori dimensioni, ad esempio i dotti escretori interlobulari, sono costituiti da un epitelio di rivestimento ci-
lindrico o cubico semplice o pluristratificato, circondato da strati di tessuto muscolare liscio che regolano la contrazione del
dotto. Un dotto è detto semplice se non dà ramificazioni collaterali o ramificato se dà ramificazioni collaterali. Colorazione
ematossilina-eosina.
nettivali che hanno funzioni trofiche e di sostegno.
Lo stroma ghiandolare contiene anche un’abbondan-
te vascolarizzazione e una ricca innervazione che re-
gola l’attività secretoria della ghiandola.
13.3.2.1 Classificazione per posizione
Le ghiandole esocrine pluricellulari possono essere
distinte in base alla posizione anatomica che occupa-
no (
Figura 13.6
). Quando le ghiandole esocrine resta-
no comprese nell’epitelio da cui si sono originate ven-
gono definite
intraepiteliali
. Le ghiandole esocrine
intraepiteliali sono formate da ammassi di cellule vo-
luminose (alveolari) che si dispongono a delimitare
un piccolo lume che funge da dotto escretore (
Figura
13.7
). Nei mammiferi sono abbastanza rare e in gene-
re sono localizzate in particolari distretti anatomici
come l’uretra maschile, i condottini efferenti dell’epi-
didimo e nell’epitelio respiratorio delle cavità nasali.
La maggior parte delle ghiandole esocrine è si-
tuata al di fuori dell’epitelio da cui derivano e ven-
gono perciò definite
extraepiteliali
(o
esoepite-
liali
). Queste, a loro volta, possono essere suddivise
in:
intraparietali
(o intramurali) o
extraparietali
A
B
C