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Parte Prima
Competenze pedagogico-didattiche
desideri e pulsioni e a rinunciare al soddisfacimento di molte esigenze, a
meno che non le possa deviare verso mete socialmente e moralmente ac-
cettabili. Le ragioni che inducono una società a reprimere la libido sono
chiare: da un lato, essa deve neutralizzare una forza che opera in modo
individualistico e amorale, minando i presupposti stessi della convivenza
civile, dall’altro la società non può fare a meno delle forze e dell’energia dei
suoi membri e dunque deve obbligare ciascuno di essi ad
investire
l’energia
libidica in prestazioni di tipo socialmente accettabile.
6) B.
La riflessione sui testi wundtiani fu per l’inglese Edward Bradford
Titchener il punto di partenza per l’elaborazione di un sistema personale,
rigoroso e coerente che va sotto il nome di
strutturalismo
o
esistenzialismo
titcheneriano
o
introspezionismo
e che trova la propria più matura espres-
sione nel volume
A Textbook of Psychology
. Nel linguaggio titcheneriano la
struttura
mentale è da intendere come il complesso risultato della somma
di molteplici elementi coscienti semplici, come una sorta di mosaico o
meccano psichico; scopo dell’indagine psicologica è la scomposizione e
ricomposizione analitica di questi elementi. Pertanto la psicologia titche-
neriana è di tipo eminentemente descrittivo, proprio perché si propone di
descrivere i contenuti elementari della coscienza e di evidenziare le leggi
che presiedono al loro combinarsi e al loro susseguirsi.
7) B.
Un fenomeno legato agli atteggiamenti è quello della dissonanza co-
gnitiva, che è stato teorizzato da Festinger, uno psicologo statunitense al-
lievo di Lewin. Secondo questa teoria la dissonanza è la contraddittorietà
che si crea tra due opinioni o atteggiamenti appartenenti alla stessa perso-
na. Le persone tendono ad eliminare la dissonanza o cambiando una delle
due opinioni o atteggiamenti, o evitando quelle situazioni in cui è possibile
scoprire fatti o idee che contrastano con le loro opinioni.
8) C.
I risultati delle ricerche condotte sulla memoria a breve termine han-
no portato A. Baddeley ad elaborare un modello multicomponenziale della
memoria di lavoro. Secondo questo modello la memoria di lavoro è artico-
lata in tre componenti: l’esecutivo centrale, che è un sistema sovraordina-
to, a capacità limitata, che presiede a tutte le operazioni cognitive intenzio-
nali e che svolge funzioni di coordinamento e di integrazione delle infor-
mazioni provenienti dal circuito fonologico e dal taccuino visivo-spaziale,
che sono gli altri due componenti della memoria di lavoro e che elaborano
e mantengono, rispettivamente, l’informazione verbale e acustica e quella
visiva e spaziale. Il circuito fonologico è, a sua volta, suddiviso in un ma-
gazzino fonologico e in un processo articolatorio.
9) B.
Nel momento in cui una risposta non è seguita più da un rinforzo,
tende a scomparire. Tale fenomeno è noto come
estinzione
e si manifesta