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PROVE UFFICIALI

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edises

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teva portare a maturità la sua immagine

di Dio, la pura trascendenza di Dio. Ma

anche se non possiamo dare delle ragio-

ni assolutamente cogenti, resta per noi

normativo il linguaggio della preghiera

di tutta la Bibbia, nella quale, come det-

to or ora, nonostante le grandi metafore

dell’amore materno, “madre” non è un

titolo di Dio, non è un appellativo con

cui rivolgersi a Dio. Noi preghiamo così

come Gesù ci ha insegnato a pregare,

non come ci viene in mente o come ci pia-

ce. Solo così preghiamo nel modo giusto.

(Joseph Ratzinger, “Gesù di Nazaret”)

3) Cosa intende l’autore per “trascen-

denza” di Dio?

A. L’immanenza di Dio nel creato

B. Il non essere Dio né uomo né donna

C. Il possesso da parte di Dio di alcune

caratteristiche del padre e della madre

D. La capacità di Dio di essere sia uomo

sia donna

E. La separazione di Dio rispetto al creato

4) A quale risultato porta l’attribuzione

del titolo di “padre” a Dio?

A. All’affermazione che l’uomo è un’e-

manazione di Dio

B. Al fatto che nel Nuovo Testamento Dio

non sia mai qualificato come madre

C. Alla proclamazione di una separazio-

ne tra Creatore e creato

D. All’individuazione dell’unico modo

giusto per pregare

E. Al divieto di pregare come ci piace

5) Quale ragione dà l’autore per giu-

stificare la conservazione del titolo di

padre dato a Dio?

A. La necessità di distaccarsi dal pantei-

smo

B. L’opportunità di continuare a servir-

si di un linguaggio figurato anziché

di un linguaggio concettuale

C. La necessità di comprendere la gran-

de metafora dell’amore materno

D. L’autorità delle Sacre Scritture

E. La necessità di evitare che si possa

pregare a proprio gusto

6) Quale di queste espressioni utilizza-

te dall’autore spiega il concetto di pan-

teismo?

A. Alterità tra Creatore e creatura

B. Preghiamo così come Gesù ci ha in-

segnato a pregare, non come ci viene

in mente

C. Si concretizza nella molteplicità delle

realtà esistenti

D. Un’immagine del rapporto tra Dio e

mondo decisamente antitetica rispet-

to all’immagine biblica di Dio

E. Dio non è né uomo né donna

7) Che “madre” sia un’immagine di

Dio significa:

A. che il Dio della Bibbia risente ancora

in parte delle concezioni panteisti-

che, da cui poi si distaccò

B. che, per quanto non si possa dare a

Dio il titolo di madre, Egli è madre

nella sostanza

C. che alcune caratteristiche di Dio

sono quelle di una madre

D. che alcune caratteristiche di Dio

sono rappresentabili mediante l’evo-

cazione dell’idea di madre

E. poter esprimere l’alterità tra Creato-

re e creatura

8) Per quale motivo l’idea di maternità

NON è idonea a esprimere la sovranità

dell’atto creativo di Dio?

A. Perché essa è soltanto un’immagine

letteraria

B. Perché minerebbe la distinzione tra

l’Essere creatore e l’essere delle cose

C. Perché propria di religioni diverse da

quella cristiana