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edises

.it

li ritiene possibile collegare gli obiettivi previsti dal Piano Educativo Indivi-

dualizzato; gli approcci metodologici che possono meglio agganciare l’alunno

disabile al lavoro di sezione.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 449

Quesito 2

 La scuola dell’infanzia si caratterizza per essere, come dicono le

Indicazioni Nazionali, “un ambiente protettivo, capace di accogliere le diver-

sità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini” nel quale le attività

delle routines quotidiane assumono una funzione capace di offrire elementi di

regolazione cognitiva e di rassicurazione emotiva. Alla luce di tali indicazioni

il candidato illustri l’utilizzo delle situazioni routinarie previste all’interno dei

diversi momenti della giornata scolastica per spiegare come esse possano fa-

cilitare l’integrazione dell’alunno disabile nell’organizzazione scolastica di ri-

ferimento.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 451

Quesito 3

 Prima di definire gli interventi didattici coerenti con gli obiettivi

previsti dal Piano Educativo Individualizzato l’insegnante di sostegno, in col-

laborazione con gli insegnanti di sezione, procede ad attivare momenti di os-

servazione mirata capaci di evidenziare il profilo di funzionamento dell’alun-

no. Relativamente all’età considerata per la frequenza alla scuola dell’infanzia,

il candidato individui: − quali strumenti potrebbe prendere in considerazione

per un’osservazione finalizzata alla rilevazione di aspetti significativi del pro-

filo dell’alunno; − quali attività o momenti potrebbero risultare più significa-

tivi per un’osservazione finalizzata.. . . . . . . . . . . . . . . . 453

Quesito 4

 Quando i bambini entrano alla scuola dell’infanzia sono fortemen-

te coinvolti sul piano affettivo-emotivo nella costruzione delle nuove relazioni

con il gruppo dei pari. A partire dalla considerazione secondo cui il gruppo-

classe costituisce una risorsa fondamentale per la promozione del benessere

relazionale e cognitivo delle bambine e dei bambini, il candidato, anche facen-

do riferimento a situazioni specifiche, indichi alcune modalità di organizza-

zione della sezione, alcuni possibili approcci metodologici capaci di facilitare

il reciproco riconoscimento e la promozione di atteggiamenti di accettazione

e di valorizzazione delle diversità. . . . . . . . . . . . . . . . . . 455

Quesito 5

 L’inserimento di un alunno disabile alla scuola dell’infanzia costi-

tuisce un momento importante e delicato che va costruito con cura sia predi-

sponendo il contesto organizzativo, sia tenendo sotto controllo gli aspetti

emotivo-affettivi. Se per tutti gli alunni vanno pensati momenti di inserimento

graduale ed attività mirate, l’accoglienza di un bambino o di una bambina

disabile deve tener conto di ulteriori elementi che fanno riferimento alle mo-

dalità specifiche di interazione e di funzionamento sul piano relazionale ed

emotivo. Ipotizzando l’ingresso alla scuola dell’infanzia di un alunno disabile

il candidato progetti un percorso di accoglienza scandito su momenti formali

e informali, attività, percorsi graduati e graduali e pensato per comunicare, al

bambino e alla sua famiglia, una situazione di crescente fiducia negli operato-

ri della scuola e nel sistema scolastico. . . . . . . . . . . . . . . . 457