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Parte Prima

Tecnologie e scienze dei materiali

www.

edises

.it

positivo e uno negativo. La struttura di un solido ionico è quindi garantita

dalle forze elettrostatiche che si generano tra gli ioni che la costituiscono. I

solidi ionici presentano un’elevata durezza e punti di fusione elevati, sono

solubili nei solventi polari, sono cattivi conduttori allo stato solido e buoni

conduttori allo stato fuso. Esempi di solidi ionici sono sali come il cloruro

di sodio(NaCl) o lo ioduro di cesio (Csl).

Il

legame covalente

è quello che si genera in seguito alla condivisione di un

doppietto elettronico tra due atomi. Questo legame, al contrario di quello

ionico, ha una natura fortemente direzionale ed è tipico dei solidi covalenti e

molecolari. I solidi covalenti sono costituiti da atomi legati tra loro da legami

covalenti; è il caso, ad esempio, del carbonio elementare (sia in forma di

grafite che di diamante) oppure del quarzo (ossido di silicio SiO

2

). I solidi

molecolari sono invece costituiti da molecole tenute insieme da legami

deboli. I legami covalenti sono presenti all’interno delle singole molecole,

ma non tra le varie molecole che costituiscono il solido. Un esempio di

solido molecolare è il ghiaccio: i legami covalenti sono presenti tra gli atomi

di ossigeno e di idrogeno della molecola di acqua (H

2

O), mentre lo stato

solido è garantito da forze di legame secondarie molto più deboli dei legami

covalenti. Altri esempi di solidi molecolari sono i polimeri.

Il

legame metallico

è caratterizzato dalla condivisione di elettroni da parte di

un grande numero di atomi disposti secondo un reticolo cristallino. Nel caso

del legame metallico è possibile pensare che gli elettroni di valenza degli

atomi che costituiscono il solido siano delocalizzati all’interno del materiale.

Il solido risulta quindi costituito da un reticolo di atomi metallici, che sono

carichi positivamente e sono tenuti assieme da una “nuvola elettronica”

costituita da tutti gli elettroni di valenza. Questo tipo di modello spiega molte

proprietà dei metalli, come la malleabilità e l’elevata conducibilità termica

ed elettrica.

Le differenze tra i solidi caratterizzati da diversi tipi di legame si manifestano

particolarmente nella temperatura di fusione del materiale. Tale proprietà

indica infatti la temperatura alla quale il materiale deve essere portato al fine

di avere energia termica sufficiente a rompere i legami che ne garantisco-

no la coesione interna. Di seguito (Tab. 1.2) sono riportati alcuni esempi di

temperature di fusione relative a differenti solidi. La tabella evidenzia come i

solidi covalenti mostrino in genere temperature di fusione più elevate. Ciò è

dovuto al fatto che la coesione interna di un solido covalente è garantita dal

legame covalente stesso; di conseguenza, per poterlo fondere, è necessario

portare il materiale ad un livello di energia termica sufficiente a rompere

questo tipo di legame.

Anche il polietilene e l’acqua posseggono legami covalenti all’interno delle

loro molecole ma, a differenza del diamante, la coesione tra le molecole è

garantita da legami secondari molto più deboli. Questi materiali presentano

infatti temperature di fusione estremamente inferiori a quelle dei solidi

covalenti.