

Architettura e Ingegneria edile
a.a. 2007/2008
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sizione le cui radici assumono valori e
legami culturali, divenuti via via più
articolati con il diffondersi delle emis-
sioni
commemorative
(di cui la più antica,
dedicata al cinquantesimo anniversario
dell’assunzione al trono della regina Vit-
toria, apparve nel 1887 nel Regno Unito
d’Inghilterra) seguite poi da altri tipi,
celebrativi di speciali occasioni, di avve-
nimenti di particolare significato politi-
co, oppure relativi ad aspetti di costume
e di arte, della fauna o della flora.
Beninteso, non mancheranno certo oc-
casioni in cui il francobollo (come la
carta moneta) potrà presentarsi sotto
aspetti di estrema concisione, con le
indicazioni indispensabili ridotte al mi-
nimo; ma anche in casi siffatti (e in-
frequenti) saranno il tipo della carta,
l’anonimità generica dei caratteri di
stampa, la rozzezza dell’esecuzione a co-
stituire le precipue componenti di stile e
di connotati, denunciando anormali cir-
costanze di crisi sociale o politica, dalle
quali è stata preclusa la necessaria gesta-
zione preliminare, la rosa delle scelte e la
cura nel realizzarle.
Provvisto di connotati così vari e comples-
si, di una carica semantica talmente am-
pia e di radici storiche e figurative tanto
profonde e articolate, il francobollo può
anche venire considerato e giudicato sot-
to il semplice profilo estetico, alla stregua
cioè di un’incisione o di una stampa più
o meno d’arte. Una lettura del genere
non terrà in alcun conto la sua ricca (e
praticamente infinita) serie di allusioni,
simboli, riferimenti, né si preoccuperà
di rilevare quello che è il suo significa-
to primario: di essere un indicatore assai
preciso di situazioni politiche e cultu-
rali. Ma un’interpretazione delle opere
figurative maggiori, siano esse dipinti o
sculture, architetture o incisioni, risulta
parziale, quando venga condotta sotto il
solo ed esclusivo aspetto formale (senza
tenere cioè in alcun conto i connotati
iconografici o iconologici, e gli aspetti
socio-culturali) risultandone una succes-
sione di testi figurativi avulsi dalla realtà
storica e legati tra di loro da una astratta
rete di rapporti di stile e di evoluzione
delle forme; così la lettura del francobol-
lo, se condotta in modo unilaterale sotto
l’esclusivo aspetto grafico, rimane sorda
e cieca ai suoi connotati più validi e signi-
ficativi. In realtà, il francobollo è oggi il
mezzo figurativo più stringato e concen-
trato di propaganda, quasi un manifesto
murale ridotto ai minimi termini, dal
quale il substrato sociale e politico si ri-
vela con estrema chiarezza e pregnanza.
Ed è anche il mezzo figurativo di propa-
ganda più capillarmente diffuso, sia nei
diversi strati della società, cioè a livello
locale, sia, in senso orizzontale, per i suoi
destinatari situati in un sistema termina-
le che ignora distanze e frontiere.
Il valore facciale è:
A. il costo del trasporto
B. il prezzo di acquisto del francobollo
C. il prezzo convenzionale unico
D. il costo effettivo del servizio postale
E. il costo di produzione del francobollo
11) La lettura del francobollo sotto l’a-
spetto estetico: (vedi domanda n. 10)
A. ignora il valore simbolico
B. serve per stabilirne l’origine
C. costituisce una lettura parziale
D. è completamente fuorviante
E. ne mette in risalto il valore funzionale
12) La “posizione storica” del franco-
bollo indica: (vedi domanda n. 10)
A. il territorio per cui è valido
B. la durata della sua validità
C. i suoi elementi figurativi e culturali
D. l’ente emittente
E. l’anno di emissione