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VI

Insegnanti, salute negata e verità nascoste

anni di attività, con novità di rilievo e ambiti inesplorati. L’ampia casisti-

ca presentata in questo volume (oltre cento storie) è relativa al periodo

2015-2018 e cade esattamente nel centenario della Grande Guerra. Sarà

una coincidenza che il conflitto riguarda, come allora, l’Italia intera?

Questo testo ha perciò ambiziosi e molteplici obiettivi:

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>

informare tutti gli insegnanti circa i reali rischi professionali per la

loro salute, disvelandone manifestazioni ed evidenze cliniche, non-

ché efficaci strategie di adattamento. L’ulteriore obiettivo consiste nel

presentare ai docenti gli strumenti di legge a tutela della loro salute:

conoscere diritti e doveri in tale ambito diviene fondamentale per

far fronte a una carriera esposta al rischio di un’alta usura psicofisica

professionale;

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>

illustrare ai dirigenti scolastici il corretto uso degli strumenti di legge

(su tutti il ricorso all’accertamento medico d’ufficio) per tutelare la

salute dei docenti secondo le vigenti ma inapplicate norme. Il capitolo

loro dedicato è ricco di casi istruttivi e intende supplire all’assenza di

formazione istituzionale in materia medico-legale;

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spingere le Istituzioni (ministeri dell’Economia e delle Finanze, Istru-

zione e Salute) a studiare, riconoscere ufficialmente e prevenire le

malattie professionali degli insegnanti. Non è tollerabile, infatti, che

nel terzo millennio si creda ancora che le disfonie siano le uniche

e sole malattie dei docenti quando le patologie psichiatriche hanno

un’incidenza cinque volte maggiore;

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indurre la politica a interrompere il

riformismo scolastico sterile e insensa-

to

per restituire da subito prestigio, decoro e dignità alla figura profes-

sionale dell’insegnante. Come si leggerà nel testo, l’obiettivo sarà per-

seguibile unicamente adeguando gli stipendi ai parametri europei,

tutelando la salute dalle reali malattie professionali, infine rivisitando

il sistema previdenziale che è passato, senza un solo controllo sulla sa-

lute della categoria in venti anni, dalle insostenibili

baby-pensioni

degli

anni Novanta ai 67 anni odierni;

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far decadere gli stereotipi fortemente radicati nell’opinione pubblica

e, quel che è peggio, negli stessi docenti. Le storie di vita contenute in

questo testo mirano ad aprire la mente sulla realtà di questa splendida

e sofferente professione. Il lavoro di relazione, l’esclusivo e protratto

rapporto con la giovane utenza, nonché l’effetto

Dorian Gray

ribaltato

(l’insegnante invecchia costantemente mentre l’utenza ringiovanisce

a ogni cambio di ciclo) rendono la professione ad altissima usura psi-

cofisica. Di ciò sono altresì conferma ulteriori macro-evidenze poiché

l’usura prescinde da variabili quali il sistema scolastico adottato (si