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IX

Prefazione

Ma tale repertorio di conoscenze e di competenze non diviene patri-

monio dell’insegnante solo sulla base della buona volontà dei singoli, così

come è impensabile che l’insegnante possa attuare interventi educativi e

didattici in classe solo sulla base del

buon senso pedagogico

. Non era così

ieri e, a maggior ragione, non può esserlo oggi.

È compito della formazione, soprattutto universitaria, promuovere,

fornire, sviluppare e consolidare le conoscenze e le competenze richieste,

come è accaduto in passato su tutto il territorio nazionale a partire dal

1998 (con l’istituzione delle SSIS, con l’avvio del Corso di Laurea in Scien-

ze della Formazione Primaria e con l’organizzazione e l’attivazione delle

annesse specializzazioni al sostegno).

Il percorso di formazione del personale docente è stato successivamen-

te oggetto di una riforma che ha condotto all’approvazione del decreto

ministeriale 249/2010 relativo appunto alla

definizione della disciplina dei

requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti

. Tale disci-

plina si occupa anche dell’attività di sostegno didattico e stabilisce infatti

all’art. 13, comma 1, che “

In attesa della istituzione di specifiche classi di

abilitazione e della compiuta regolamentazione dei relativi percorsi di forma-

zione, la specializzazione per l’attività di sostegno didattico agli alunni con

disabilità si consegue esclusivamente presso le università

. […]”.

Successivamente il decreto attuativo del 30 settembre 2011 ha definito i

criteri e le modalità di accesso a tale corso di specializzazione e ne illustra

la struttura ed i contenuti.

Riportiamo di seguito i punti salienti del decreto.

Requisiti di accesso

In base al decreto 30 settembre 2011, il corso è riservato esclusivamente a

docenti in possesso dell’abilitazione per il grado di scuola per il quale si in-

tende conseguire la specializzazione per le attività di sostegno. Si tratta di un

corso a numero programmato in cui i posti disponibili sono definiti di anno

in anno dal Ministero con apposito decreto in base al fabbisogno stimato.

Si tenga però presente che il requisito dell’abilitazione potrebbe presto ve-

nir meno. La Legge di bilancio 2019 (Legge n. 145 del 2018), infatti, modi-

ficando l’art. 5 comma 3 del decreto legislativo n. 59 del 2017, ha previsto

la possibilità di accedere ai percorsi di specializzazione anche con la laurea

e il possesso di 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) nelle discipline

antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie didattiche. Dovrebbe esse-

re un apposito decreto del Ministro dell’Istruzione ad integrare in tal senso

il decreto 30 settembre 2011.