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Parte Prima
Competenze disciplinari
125) D.
Il cuore ha la funzione di una pompa cardiaca che, attraverso la diastole e
la sistole, spinge il sangue al di fuori delle camere cardiache. Durante la contrazione
sistolica il sangue carico di ossigeno viene spinto dal ventricolo sx verso la più grande
arteria, l’aorta. Da qui, attraverso diverse diramazioni, il sangue ossigenato viene di-
stribuito in tutto il corpo, fino ad arrivare in periferia. Questo circolo viene chiamato
circolo sistemico o grande circolazione.
126) C.
I ventricoli sono le due camere cardiache poste sotto gli atri. La loro contra-
zione, chiamata sistole, permette di far refluire il sangue verso l’esterno del cuore; il
ventricolo dx spinge il sangue non ossigenato verso le due arterie polmonari, una che
va verso il polmone dx e l’altra verso il polmone sx. Il ventricolo sinistro nello stesso
momento spinge il sangue ossigenato verso l’aorta.
127) A.
Le valvole cardiache sono lembi di tessuto che uniscono gli atri ai ventricoli.
La valvola tricuspide è situata tra l’atrio destro e il ventricolo destro, e non permet-
te al sangue che viene inviato al ventricolo di poter effettuare il percorso inverso. La
valvola tricuspide è così chiamata per via della sua conformazione, in essa si possono
notare tre lamine che prendono il nome di cuspide.
128) B.
La valvola che separa l’atrio sinistro dal ventricolo sinistro è detta valvola mi-
trale o bicuspide. Essa è formata da due lamine di tessuto connettivo ed è cosi chia-
mata perché la sua forma ricorda quella del copricapo cerimoniale papale. Le due
lamine si aprono e si chiudono seguendo il ritmo dei battiti cardiaci e la loro chiusura
evita che il sangue ossigenato possa refluire nuovamente nell’atrio.
129) D.
Il battito cardiaco ha origine dal nodo senoatriale, ovvero dalle cellule pace-
maker del cuore. Il nodo senoatriale è situato tra la vena cava superiore e l’atrio de-
stro ed è formato da cellule in grado di generare impulsi elettrici in piena autonomia,
in maniera ritmica e ordinata che si propagano partendo dagli atri e proseguendo
verso i ventricoli. Tale sistema di conduzione coordina le contrazioni cardiache.
130) B.
L’apertura e la chiusura delle valvole cardiache atrio-ventricolari e aortico e
polmonare generano dei rumori che possono essere auscultati attraverso il fonendo-
scopio pozionato sul petto. Il primo tono si apprezza ponendo lo stetoscopio in dire-
zione dell’area ventricolare sinistra e corrisponde alla chiusura delle valvole atrio-ven-
tricolari (tricuspide e mitrale). Il secondo tono si apprezza posizionando il fonendo-
scopio nell’area aortica o polmonare e corrisponde alla chiusura delle valvole aortica
e polmonare.
131) A.
L’elettrocardiogramma, indicato con l’acronimo ECG, è un grafico che ri-
produce l’attività cardiaca elettrica del cuore. L’ECG viene eseguito grazie ad uno
strumento, l’elettrocardiografo, collegato al corpo del paziente per mezzo di elettro-
di, di cui quattro a livello periferico e sei a livello precordiale. Il tracciato che ne deri-
va è una registrazione a 12 derivazioni.
132) A.
L’ECG a 12 derivazioni viene registrato su carta millimetrata dopo aver po-
sizionato correttamente gli elettrodi periferici e precordiali. Il tracciato così eseguito
riporta informazioni dando una visione completa del muscolo cardiaco e consideran-
do diverse angolazioni. L’evento registrato è pertanto sempre lo stesso ma preso da
diversi punti di vista.