

Capitolo 17
L’assistenza nell’eliminazione urinaria e fecale
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Incontinenza totale.
Quando la vescica non ha la capacità di trattenere neanche minime
quantità di urine si parla di
incontinenza totale
. Per gestire questa situazione il paziente
può essere addestrato ad adoperare personalmente il
catetere vescicale
. Generalmente
l’incontinenza totale è conseguenza di gravi problemi neurologici (vescica neurogena).
La chirurgia, creando una deviazione temporanea o permanente, può essere d’ausi-
lio terapeutico.
Enuresi notturna.
È così definita l’incontinenza che si manifesta durante il sonno.
Limitare l’assunzione di liquidi dopo le ore 18.00, pur rimanendo costante l’apporto to-
tale di fluidi nelle 24 ore, può aiutare il paziente a rimanere continente durante la notte.
Il paziente dovrebbe svuotare comunque la vescica immediatamente prima di andare a letto.
17.4 Il cateterismo vescicale
Cateterizzazione esterna.
Per prevenire le complicazioni e gli inconvenienti associati
all’incontinenza negli uomini, si può utilizzare un
catetere esterno
collegato ad un
sistema di drenaggio.
Il catetere maschile esterno è una guaina
sintetica o di semplice gomma che
viene posta sopra il pene, nello stesso
modo in cui viene usato il condom per
la contraccezione. Diversamente da un
normale condom, il catetere maschile
esterno ha un connettore al quale viene
collegato un tubo di drenaggio, che
consente all’urina di fluire in una sacca
di raccolta per le urine allacciata intorno
alla gamba. Inoltre, diversamente dai
normali condom, la maggioranza dei
cateteri maschili esterni sono auto-
adesivi. Il catetere maschile esterno
è un dispositivo non-invasivo, poiché
non crea alcun contatto con la mucosa
dell’uretra.
I cateteri maschili esterni possono essere
usati per trattare l’incontinenza, che
non può essere gestita diversamente.
Il più comune svantaggio dei cateteri
maschili esterni è rappresentato dal
distacco dovuto a un posizionamento
scorretto e ad una misura sbagliata.
Tuttavia ci sono altri elementi che gli
infermieri e gli OSS devono prendere
in considerazione, in primo luogo, le
possibili reazioni cutanee.
SUGGERIMENTI PROFESSIONALI
Istruzioni da impartire al paziente in
caso di cateterizzazione vescicale
Per i cateteri a permanenza, insegnare al paziente a:
•
non tirare mai il catetere;
•
tenere il deflussore del catetere fissato alla
gamba usando un dispositivo di fissaggio del
catetere;
•
accertarsi che non siano presenti nodi o attorci-
gliamenti nel deflussore;
•
tenere la busta di drenaggio dell’urina al di
sotto del livello della vescica;
•
riferire segni e sintomi di infezioni delle vie uri-
narie, quali bruciore, urgenza di urinare, dolore
addominale, urina torbida;
•
mantenere un adeguato introito di liquidi per
via orale.
I pazienti che portano cateteri a permanenza per
lunghi periodi necessitano della
sostituzione a
intervalli regolari di catetere e busta
. Lo stan-
dard è spesso la sostituzione dei dispositivi una vol-
ta al mese, anche se i protocolli delle singole strut-
ture possono variare. Informare il paziente di que-
ste operazioni di routine.
Inoltre, con i pazienti che hanno
cateteri a perma-
nenza inseriti in ambiente domestico
, devono
essere discusse le questioni relative alla sessualità.
Gli infermieri e gli OSS che non hanno dimesti-
chezza o che si sentono a disagio nel fornire que-
ste informazioni al paziente devono chiedere a
un altro operatore sanitario di assumersi tale re-
sponsabilità.