

Capitolo 1
Il Volontario in Ferma Prefissata di 4 anni
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per verificare l’esatta applicazione delle disposizioni concorsuali in materia di requisiti psi-
co-fisici.
In tale settore, può essere di fondamentale importanza la tempestività dell’intervento legale,
anche al di fuori della fase propriamente processuale. Si pensi a tutte quelle patologie guari-
bili o non più riscontrabili con il passare del tempo. In tali casi, per accrescere le possibilità
di un positivo intervento giurisdizionale, sarà necessaria la produzione di certificati medici re-
datti nell’immediatezza dell’esclusione. Il Giudice, infatti, non si sostituirà all’Amministra-
zione nel decretare l’idoneità o meno di un candidato, ma dovrà valutare se essa ha corretta-
mente operato sulla base del quadro clinico emergente alla data dell’esclusione, eventualmen-
te disponendo accertamenti d’ufficio.
I margini di proponibilità di un’azione giurisdizionale, pertanto, non potranno in tali casi pre-
scindere da un parere del medico specialista e dal possesso di idonea documentazione medica.
1.6.12 a
ccertamenti
attituDinaLi
È uno dei settori più difficilmente sindacabili dal Giudice Amministrativo. Si è fatto strada,
infatti, nella giurisprudenza, il principio della cd. “irripetibilità degli accertamenti attitudina-
li”: il Giudice, al contrario di quanto avviene in materia di idoneità psico-fisica, ritiene che il
giudizio delle Commissioni non possa essere “ribaltato” da successivi accertamenti, che vio-
lerebbero la “par condicio dei concorrenti”.
L’unica via che permette il sindacato giurisdizionale è quella di appurare l’esistenza di vizi di
logicità, irragionevolezza e contraddittorietà nei giudizi valutativi delle batterie testologiche
somministrate in sede concorsuale. In altre parole, non occorrerà somministrare ex novo un
test attitudinale al candidato, ma verificare se quelli da egli consegnati in sede concorsuale si-
ano stati bene interpretati e se i giudizi attribuitigli non si pongano in contrasto con altre va-
lutazioni.
1.6.13 V
aLutazioni Dei
titoLi
–
GraDuatorie
Accade non infrequentemente, ad esempio in materia di concorsi per l’accesso ai ruoli del
servizio permanente delle FF.AA., che al termine di ferme contratte per alcuni anni il passag-
gio in s.p.e. sia impedito da un punteggio complessivo finale troppo basso. I giovani, dopo
avere tanto investito in una ferma a termine, si chiedono i motivi dell’esclusione, pur in pre-
senza di schede valutative con qualifiche finali “eccellenti” e/o votazioni di ammissione alla
ferma molto elevate.
È importante sottolineare che soventemente le normative di settore (ad es., per le FF.AA., il
D.P.R. n. 332/1997) prevedono solo “genericamente” i titoli ai quali attribuire punteggi, men-
tre la concreta applicazione della normativa è affidata alle Commissioni di valutazione, che
sono chiamate ad approntare i meccanismi di selezione. Tutte le volte in cui tali meccanismi
violino le disposizioni di legge o del bando di concorso e/o si rivelino inique o disparitarie di-
viene possibile promuovere azione giurisdizionale, previo parere di legali esperti del settore.
1.6.14 e
scLusioni
per mancanza Dei
reQuisiti
concorsuaLi
Sia quando è conclusa, che perdurando la selezione, l’Amministrazione ha il potere di verifi-
care la sussistenza e la permanenza dei requisiti concorsuali. In tali casi, i motivi di esclusio-
ne possono essere i più vari: dalla riscontrata mancanza delle qualità fisiche, morali e di con-
dotta alla rettifica dei punteggi a seguito di controlli avviati d’ufficio presso altre pubbliche
Amministrazioni. Anche in tale evenienza, in presenza di illegittimità, sarà possibile richie-
dere tutela ai competenti Organi giurisdizionali.