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Parte Prima
Diventare Volontario in Ferma Prefissata
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Anche l’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo ha inteso tutelare i diritti di
difesa dei cittadini comunitari, stabilendo il diritto di ciascuno ad un “processo equo”: “
Ogni
persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un
termine ragionevole da un tribunale indipendente e imparziale, costituito per legge…”
.
1.6.2 i
L
concorso
puBBLico QuaLe
“
strumento orDinario
”
Di
accesso neLLa
p.a.
i
principi
costituzionaLi Di
paritÀ Di
trattamento
e Di
trasparenza
eD
eFFicienza
DeLLa
p
uBBLica
a
mministrazione
Art. 97 della Costituzione:
“I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge,
in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’or-
dinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsa-
bilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede median-
te concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.
L’art. 97 della nostra Carta Costituzionale sancisce una serie di principi fondamentali che re-
golano la Pubblica Amministrazione. Tra essi, sono esplicitamente enucleati quelli del “
buon
andamento
” e dell’“
imparzialità
”, che si traducono nell’obbligo di predisporre gli strumenti
per un’Amministrazione efficiente (che raggiunga, cioè, il maggior numero e/o i migliori ob-
biettivi con il minor sforzo possibile, anche e non solo dal punto di vista economico) e traspa-
rente (che consenta, cioè, al cittadino, di verificare la correttezza delle procedure che lo ri-
guardano, tutelandolo da eventuali disparità di trattamento). Lo stesso articolo prevede, all’ul-
timo comma, che il concorso pubblico costituisca lo strumento ordinario di accesso nelle pub-
bliche amministrazioni.
Tali principi si traducono in una serie di obblighi per lo Stato italiano, a cui corrispondono al-
trettanti diritti per il cittadino che aspiri ad un posto di lavoro pubblico.
Gli obblighi di buon andamento ed imparzialità, infatti, significano che lo Stato dovrà predi-
sporre strumenti di selezione dei “migliori” e con modalità che garantiscano trasparenza del-
le procedure ed impediscano disparità di trattamento dei candidati.
1.6.3 L
a
tuteLa GiurisDizionaLe QuaLe
strumento Di
ripristino DeLLa
LeGaLitÀ
La consacrazione nelle leggi dei diritti dei cittadini non vuol dire garantirli automaticamente
da eventuali illegittimità.
Tutte le volte che un candidato ad un pubblico concorso sarà escluso illegittimamente da una
selezione dovrà, infatti, ricorrere all’Autorità giudiziaria competente.
Stesso discorso deve farsi, ad esempio, per il dipendente licenziato o destituito o al quale sia
stata negata un’indennità.
La valutazione dell’illegittimità, tuttavia, non dovrà essere rimessa al candidato, che potreb-
be essere fuorviato dal risentimento e dall’amarezza per l’insuccesso ottenuto o ritenere erro-
neamente di avere subito un’ingiustizia. Legali, esperti del settore, dovranno raccogliere dal
candidato le doglianze e valutare volta per volta se vi sia stato il rispetto delle leggi e/o dei re-
golamenti.
Si ricorda che anche le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad osservare le Leggi della
Repubblica, nonché le disposizioni da esse stesse inserite nei bandi di concorso.
1.6.4 a
VVerso
cosa
si
puÒ
ricorrere
Nella maggior parte dei casi, i candidati esclusi da una selezione o i dipendenti pubblici, mi-
litari o civili, non dovranno agire giurisdizionalmente per il riconoscimento di un diritto, ma
per chiedere
l’annullamento di un provvedimento lesivo delle loro posizioni giuridiche
.