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CAPITOLO

1

Grammatica

3

www.

edises

.it

non si può vedere o toccare. Es.: la

bontà

, l’

astuzia

, il

giorno

, la

mattina

, la

lezione

, la

gioia

.

Per quanto riguarda il genere, i nomi possono essere

maschili

o

femminili

, quando

invece non c’è alcuna variazione si parla di

nomi di genere comune

, che presentano

un’unica forma sia per il maschile sia per il femminile. Es.: il

musicista

, la

musicista

;

l’

artista

(sia un uomo sia una donna); il

nipote

, la

nipote

.

Per quanto riguarda il numero, vale il seguente schema:

Generalmente i nomi che:

al singolare finiscono in

al plurale terminano in

-a (rosa, poeta)

-o (mano)

-e (monte)

-e/-i (rose, poeti)

-i (mani)

-i (monti)

Esistono tuttavia delle eccezioni.

• Alcuni nomi che al singolare sono maschili, diventano femminili al plurale, termi-

nando in

a

(Es. il miglio/le miglia; il lenzuolo/le lenzuola).

• Alcuni nomi sono

indeclinabili

, hanno cioè la stessa forma al singolare ed al plurale

(Es. gas, re, specie, ipotesi, vaglia, gorilla).

• Alcuni nomi mancano di singolare e sono pertanto usati solo al plurale; si dicono

nomi difettivi

(Es. le nozze, le esequie, i posteri).

• Alcuni nomi possono avere due singolari e due plurali (Es. orecchio/orecchia/

orecchi/orecchie); un singolare e due plurali (Es. lenzuolo/lenzuola/lenzuoli);

alcuni hanno due plurali con significato diverso (Es. osso/ossi (per gli animali)/

ossa (per gli uomini). Si parla in questi casi di

nomi sovrabbondanti

.

Esistono tipologie particolari di nomi

. Tra queste ricordiamo le seguenti.

• I nomi

primitivi

: non derivano da nessun altro nome.

• I nomi

derivati

: derivano da un nome primitivo di cui conservano la radice (Es.

osteria da oste).

• I nomi

alterati

: attraverso l’aggiunta di una desinenza acquistano significato dimi-

nutivo, vezzeggiativo, dispregiativo, accrescitivo.

• I nomi

composti

: nascono dall’unione di due nomi (Es. capostazione), un nome ed

un aggettivo (Es. terracotta), un verbo e un nome (Es. batticarne), due verbi (Es.

lasciapassare).

L’aggettivo

È la parte variabile del discorso che si aggiunge ad un nome per meglio qualificarlo

o determinarlo; si divide in due grandi gruppi:

aggettivi qualificativi

e

aggettivi de-

terminativi

.

• Gli

aggettivi qualificativi

: accompagnano un nome per esprimerne una qualità o

una caratteristica. Es.: una

grande

casa, un uomo

gentile

, un libro

interessante

, un

vestito

rosso

.