

I tipici metalli sono gli elementi dei gruppi I A (metalli alcalini), II A (metalli
alcalini–terrosi) e gli elementi di transizione. Sono non metalli gli elementi dei
gruppi VI B (calcogeni), VII B (alogeni) e 0 (gas nobili). Gli elementi semime-
tallici fanno parte dei rimanenti gruppi.
I metalli, e in particolare quelli dei gruppi I A e II A, presentano in genere
bassi valori di energia di ionizzazione e di affinità elettronica, per cui hanno
molta tendenza a cedere elettroni e a trasformarsi in cationi (ioni positivi). Al
contrario i non metalli (soprattutto quelli dei gruppi VI B e VII B), hanno
grande tendenza ad acquistare elettroni e quindi a trasformarsi in anioni (ioni
negativi).
Gli elementi del gruppo 0 hanno configurazioni elettroniche molto stabili
per cui esistono come gas monoatomici poco reattivi (solo alcuni di essi possono
formare composti in particolari condizioni sperimentali).
Il carattere metallico degli elementi diminuisce se ci si sposta da sinistra
verso destra lungo un periodo (escludendo gli elementi di transizione che mo-
strano tutti proprietà metalliche), aumenta al crescere del peso atomico lungo lo
stesso gruppo (Bi > Sb> As) e diminuisce all’aumentare del numero di ossida-
zione (vedi Capitolo 6). Per esempio, se consideriamo il gruppo IV B, il carbo-
nio è un tipico non metallo, il silicio ed il germanio sono semimetalli, mentre lo
stagno ed il piombo hanno caratteristiche metalliche. Tracciando una linea a
zig zag sotto B, Si, As, Te e At, gli elementi a sinistra di questa linea sono me-
talli, quelli a destra non metalli, mentre quelli lungo la linea o ad essa adiacenti
(Ge, Sb e Po) sono semimetalli.
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Capitolo 3 Il sistema periodico