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Servizi di cancelleria

il rilascio di copie, estratti e certificati, la ricezione dei depositi effettuati dagli offe-

renti agli incanti, la ricezione degli atti di notorietà, la ricezione del giuramento di

perizie stragiudiziali e stime, la ricezione di cauzioni, la registrazione, la custodia e

la vendita dei corpi di reato, la vigilanza sull’applicazione corretta delle norme fiscali

attinenti alle operazioni relative all’ufficio, la tenuta dei registri regolamentari, la

direzione del servizio del casellario giudiziale e il rilascio dei relativi certificati ecc.

Come per tutti i pubblici dipendenti, la

violazione dei doveri

derivanti dal rapporto

d’impiego fa nascere in capo al cancelliere diverse

forme di responsabilità

, nei con-

fronti dei terzi e dell’Amministrazione, anche a livello disciplinare, in base alle leggi

civili, contabili e penali. L’art. 60 c.p.c. contempla in modo particolare la responsa-

bilità civile del cancelliere che, senza giusto motivo, ricusi di compiere gli atti che

gli sono legalmente richiesti oppure ometta di compierli nel termine che, su istanza

di parte, è fissato dal giudice; o, ancora, del cancelliere che, con dolo o colpa grave,

abbia compiuto un atto nullo.

1.4

I compiti del dirigente amministrativo

Al vertice di ciascun ufficio giudiziario è posto un

magistrato capo

(es. Presidente di

Tribunale o di Corte, procuratore capo), il quale garantisce l’unitarietà dell’ufficio e ne

ha la rappresentanza nei rapporti istituzionali e con i capi degli altri uffici giudiziari.

Se al magistrato capo competono l’organizzazione dell’attività giudiziaria e la gestio-

ne del personale di magistratura, al

dirigente amministrativo

spettano i procedi-

menti relativi all’assegnazione del personale amministrativo, all’allocazione dei beni

materiali e all’impiego delle risorse finanziarie.

Questa suddivisione dei compiti non significa però che si possa fare a meno di un

coordinamento fra le due gestioni, il quale, anzi, appare assolutamente necessario,

se solo si considera l’incidenza che il

management

delle risorse umane e strumentali

dell’ufficio può avere sul corretto esercizio della funzione giurisdizionale.

Ne deriva la necessità che la gestione amministrativa sia coerente con gli indirizzi

espressi dal capo dell’ufficio giudiziario, ai quali deve conformarsi l’intera organiz-

zazione dell’ufficio, su base programmatica, né potrebbe il capo dell’ufficio fare a

meno di rapportare l’attuazione dei propri compiti organizzativi e gestionali al cor-

retto e ragionato impiego delle risorse materiali e finanziarie assegnate al dirigente

amministrativo.

Gli atti del dirigente amministrativo devono per di più tener conto degli ulteriori

indirizzi ministeriali e rispettare, quanto agli oneri di spesa, i limiti fissati nel provve-

dimento di assegnazione delle risorse. Come funzionario «delegato», sul piano con-

tabile, il dirigente amministrativo è personalmente responsabile delle spese ordinate

e della regolarità dei pagamenti da lui disposti, in quanto unico soggetto legittimato

ad adottare, per quanto riguarda la gestione delle risorse finanziarie, provvedimenti

idonei a impegnare l’Amministrazione verso l’esterno.

Il dirigente amministrativo controlla l’attività lavorativa del personale a lui sottopo-

sto, verifica la malattia e l’idoneità fisica dei lavoratori, gestisce le cause di sospensio-

ne del rapporto di lavoro, concede i permessi e le ferie, esercita un limitato potere

disciplinare.

I compiti della dirigenza pubblica sono stati potenziati nel senso di una maggiore au-

tonomia di gestione, di organizzazione del lavoro, degli uffici e delle risorse umane e