

www.
edises
.it
Capitolo 14
Il contrasto al fenomeno della corruzione
nella Pubblica Amministrazione
14.1 La legge per il contrasto della corruzione (L. 6 novembre
2012, n. 190)
Al termine di un tormentato
iter
parlamentare (durato circa due anni), nel 2012 è stata appro-
vata la legge per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pub-
blica Amministrazione, in attuazione dell’articolo 6 della
Convenzione ONU contro la corru-
zione
, adottata il 31 ottobre 2003 (ratificata, in Italia, ai sensi della legge 3 agosto 2009, n.
116) e degli articoli 20 e 21 della
Convenzione penale sulla corruzione
, fatta a Strasburgo il
27 gennaio 1999 (ratificata ai sensi della legge 28 giugno 2012, n. 110).
Formata da due soli articoli (ma il primo racchiude ben 83 commi) la legge 190/2012 è stata
in seguito oggetto di rilevanti modifiche, le più importanti delle quali sono intervenute con il
D.Lgs. 97/2016. L’elemento di maggiore novità della legge è l’enfasi posta sulle azioni di
“prevenzione” della corruzione rispetto alla pura risposta repressiva. Nel quadro delineato dal-
la legge tale attività deve essere svolta:
– a
livello nazionale
attraverso l’attività svolta dall’ANAC (Autorità nazionale anticorru-
zione) cui spetta il compito di approvare e pubblicare il Piano nazionale anticorruzione
con validità triennale;
– a
livello di singola amministrazione
che deve individuare tra i soggetti che esercitano
funzioni dirigenziali un Responsabile della prevenzione della corruzione e della traspa-
renza, al quale spetta la redazione del Piano specifico.
I pilastri sui quali si regge tutta l’attività volta alla prevenzione del fenomeno corruttivo, og-
getto di specifici provvedimenti normativi collegati alla legge anticorruzione, sono:
– il varo di misure finalizzate alla massima
trasparenza delle amministrazioni
, obbliga-
te a fornire, anche soltanto via Internet, una serie di informazioni utili a garantire un più
diffuso controllo del suo operato. Le misure in materia di trasparenza sono indicate nel
D.Lgs. 33/2013;
– la definizione di uno specifico
Codice di comportamento
dei dipendenti pubblici, con
misure volte a prevenire possibili attività corruttive. Il provvedimento di riferimento è sta-
to approvato con il D.P.R. 62/2013;
– l’approvazione di una disciplina in materia di incarichi negli organi politici e nelle strut-
ture amministrative, con una puntuale definizione delle
ipotesi di incandidabilità, incon-
feribilità e incompatibilità
. Le norme attuative sono state approvate con il D.Lgs. 39/2013.