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Unità di Apprendimento 2
Il mito delle Sirene nella letteratura latina
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Fase 2.
tempo: 60’
Dopo la lettura e la traduzione del testo appare necessario lasciare spazio alla
ri%essione degli studenti, avendo cura di sottolineare i seguenti punti:
a) riferimento al mito di Proserpina rapita da Plutone e condotta nell’Ade;
b) rappresentazione delle Sirene per metà gure femminili, per metà uccelli;
c) morte delle Sirene dovuta all’incontro con Ulisse;
d) interpretazione delle stesse come meretrici;
e) riferimento dotto all’Ulisse ciceroniano (
Per Ulixem autem, qui quasi
olon xe-
nos
, id est omnium peregrinus dicitur, ad mortem deductae dicuntur, quia sapientia
ab omnibus mundi illecebris peregrinatur
).
Fase 3.
tempo: 90’
In un secondo momento è possibile approfondire i punti sopra indicati attra-
verso la
lettura
e il
commento di altri brani
(punti
a
;
e
) e attraverso la docu-
mentazione iconograca (che consente il coinvolgimento del docente di Storia
dell’arte: punti
b; c
).
Nella ricostruzione del
Mythographus
risulta solo accennato il legame tra le Si-
rene e Proserpina mentre la lettura del testo della
fabula
di Igino spiega tale
relazione
22
.
Testo 1 Igino, Fabulae, CXLI
Sirenes Acheloi !uminis et Melpomenes Musae "liae Proserpinae raptu aberrantes ad
Apollinis terram uenerunt, ibique Cereris uoluntate, quod Proserpinae auxilium non
tulerant, uolaticae sunt factae. his responsum erat tam diu eas uicturas quam diu can-
tantes eas audiens nemo esset praeteruectus. quibus fatalis fuit Vlixes; astutia enim sua
cum praenauigasset scopulos in quibus morabantur, praecipitarunt se in mare. a quibus
locus Sirenides cognominatur, qui est inter Siciliam et Italiam.
“Le Sirene, glie del ume Acheloo e della Musa Melpomene, vagando in se-
guito al rapimento di Proserpina, giunsero alla terra di Apollo, e lì per volontà
di Cerere, dal momento che non avevano recato aiuto a Proserpina, furono
trasformate in esseri alati. Un oracolo stabiliva per loro che sarebbero state in
vita no a quando qualcuno non fosse passato accanto ascoltando il loro canto.
A loro fu fatale Ulisse; una volta che egli con la sua astuzia passò oltre gli scogli
dove esse dimoravano, esse si gettarono in mare. Da loro il luogo è chiamato
Sirenides
e si trova tra la Sicilia e l’Italia”.
Il commento del passo deve puntare a sottolineare come le Sirene siano una
sorta di ancelle incaricate di sorvegliare sull’incolumità e sulla verginità di Pro-
serpina: proprio il venire meno a tale compito determina la trasformazione in
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Seguiamo l’edizione di J.-Y. Boriaud per
Les Belles Lettres
, Parigi 1997.