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4.

Educazione civica

193

in competizione tra loro (si fa riferimento, in particolare, ai partiti politici),

elegge i propri rappresentanti in Parlamento, il quale è chiamato ad effettuare

le scelte fondamentali della vita politica. Il Parlamento, a sua volta, determina

la nascita del Governo ed elegge il Presidente della Repubblica.

In sostanza, il popolo, attraverso il diritto di voto, demanda agli organi princi-

pali dello Stato-apparato l’esercizio della propria sovranità: è questo il senso

dell’art. 1, c. 2 Cost., secondo il quale “

la sovranità appartiene al popolo,

che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

”. La nostra, dun-

que, è una

democrazia rappresentativa

, nel senso che il popolo non prende

direttamente le decisioni politiche e sociali più importanti: esso esprime il

proprio volere attraverso l’elezione dei membri del Parlamento, organo al

quale è affidata, secondo “le forme … della Costituzione”, l’attuazione della

sovranità popolare.

Da quanto detto, dunque, si evince che lo Stato italiano è:

• repubblicano

, in quanto è stata adottata la forma di governo repubblicana

(la quale, tra l’altro, non può essere oggetto di revisione costituzionale:

art. 139 Cost.). In particolare, l’Italia è una Repubblica parlamentare, nel-

la quale il Governo deve ricevere la fiducia da parte del Parlamento;

• democratico

, nel senso che la sovranità è attribuita al popolo, che la eser-

cita per mezzo dei propri rappresentanti (democrazia rappresentativa);

• pluralista

, nel senso che è assicurata la presenza delle più svariate opinio-

ni politiche e sociali, attraverso la tutela delle formazioni sociali (famiglia,

partiti, sindacati, confessioni religiose ecc.);

• unitario e regionale

: l’Italia, cioè, pur essendo uno Stato unitario, ricono-

sce e promuove le autonomie locali, tra le quali, in primo luogo, le Regio-

ni (titolari, anch’esse, del potere legislativo);

• sociale

, che interviene nell’ambito sociale ed economico per eliminare le

disuguaglianze tra i cittadini.

Altri principi fondamentali sono dettati

dall’art. 2 Cost., che riconosce e

garantisce i

diritti inviolabili dell’uomo

, sia come individuo, sia nella sua

appartenenza alle formazioni sociali (ovvero, gruppi o comunità in cui l’in-

dividuo estrinseca la propria personalità, come la famiglia o le associazioni).

Art. 2 Cost.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili

dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua

personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà

politica, economica e sociale.

I diritti inviolabili sono quelli posti a

tutela dei valori fondamentali della

persona

umana (vita, integrità psicofisica ecc.), considerata nella sua unita-

rietà. La scelta del verbo “riconoscere” non è affatto casuale: sta a significare,

per l’appunto, che tali diritti non sono concessi dallo Stato, in quanto essi