

Capitolo 1
L’Unità di Apprendimento
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L’opera d’arte in sé è statica, ma forme e colore suscitano un’illusione ottica di mo-
vimento. L’
Op Art
, si muove, dunque, su un piano in cui convergono la componen-
te percettiva, la ricerca scientifico-sperimentale e la tecnologia avanzata, una realtà
che coinvolge lo spazio urbano, industriale e pubblicitario, carico di nuovi messaggi
visivi, di carattere logico-simbolico, emotivo. Una realtà, quanto mai attuale, che si
confronta con l’ambiente dei media urbani, di cui constata la carenza, mirando col
suo intervento, a riqualificarlo, distinguendosi, col suo carattere fortemente didatti-
co e pedagogico, dalla Pop Art, che si limita, invece, a prendere atto ed a registrare il
panorama urbano, come nuova espressione “popolare”.
Il progetto relativo alla scuola secondaria di primo grado prevede l’utilizzo in via
preferenziale del laboratorio d’informatica. Agli studenti sarà rivolta una proposta
operativa ispirata all’Optical art, da eseguire con l’ausilio delle nuove tecnologie
informatiche e da commentare in classe
1
.
Per gli alunni del liceo saranno approfondite maggiormente le basi teoriche della
corrente artistica e gli aspetti principali della
psicologia della forma
. In particolare si
darà rilievo all’aspetto scientifico della visione. A fine Unità, potranno elaborare una
presentazione multimediale sui temi affrontati, sperimentando possibili esempi di
messaggi visivi ambigui.
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Contenuti:
- la percezione visiva e il colore;
- le tendenze artistiche degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento;
- la
Gestaltpsychologie
;
- l’Optical art;
- l’opera di Victor Vasarely.
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Finalità:
l’Unità di Apprendimento si pone l’obiettivo di stimolare l’alunno nei suoi
molteplici aspetti cognitivi, lavorando nel rispetto dell’impianto epistemologico
delle disciplina storico-artistica, costituito dai nuclei: sensoriale (sviluppo della di-
mensione visiva intesa come
vedere-osservare
); linguistico-comunicativo (il messaggio
visivo, i segni dei codici iconici e non iconici, le funzioni, ecc.); storico-culturale
(l’arte come documento per comprendere la storia, la società, la cultura, la re-
ligione di un’epoca); espressivo/comunicativa (produzione e sperimentazione di
tecniche, codici e materiali diversificati, incluse le nuove tecnologie); patrimoniale
(il museo, i beni culturali e ambientali presenti nel territorio).
1
Si ricorda che per il primo ciclo d’istruzione già le Indicazioni del 2007 raccomandavano la
realizzazione
di percorsi in forma di laboratorio
, “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su
quello che si fa. Il laboratorio è una modalità di lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettuali-
tà, coinvolge gli alunni nel pensare-realizzare-valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con
altri”. Inoltre: “Nella crescita delle capacità espressive giocano un ruolo importante le
nuove tecnologie
, il
cui sviluppo rappresenta uno dei caratteri originali della società dell’informazione. Esse forniscono nuovi
linguaggi multimediali per l’espressione, la costruzione e la rappresentazione delle conoscenze, sui quali è
necessario che lo studente maturi competenze specifiche”. Ministero della Pubblica Istruzione,
Indicazioni
per il Curricolo
per La Scuola dell’infanzia e per il Primo Ciclo d’istruzione, Roma, Settembre 2007.