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VIII

Finalità e struttura dell’opera

Dopo il quadro ordinamentale comune, ci si sofferma sugli

ordinamenti

della

scuola

dell’infanzia

e della

scuola primaria

.

Viene ripercorsa l’evoluzione delle

istituzioni educative dedicate all’infanzia

dalla nascita

della scuola materna, allora così denominata, per poi delinearne finalità, ordinamenti e

obiettivi. Le Indicazioni nazionali, che dal 2004 hanno sostituito i Programmi, sono state

analizzate nelle loro formulazioni come nei loro passaggi: dal 2004 al 2007, fino alla versio-

ne definitiva del 2012, accennando alle prospettive aperte da “

la Buona Scuola

”.

L’

evoluzione della scuola primaria

viene documentata attraverso le tappe dei Program-

mi di insegnamento che si sono succeduti, con particolare riguardo alla loro ispirazione

educativa e all’organizzazione che la scuola elementare ha consolidato attraverso le varie

riforme intervenute nel tempo fino a divenire scuola primaria. Anche in questo caso, si

analizza il percorso che ha portato dalle Indicazioni nazionali del 2004 a quelle del 2012

e si dà ragione delle mutazioni ordinamentali intervenute nell’ultimo decennio, per con-

cludere con la descrizione dell’assetto attuale.

La terza parte è dedicata all’approfondimento delle

competenze psico-pedagogiche dei

docenti

e alla corretta impostazione della relazione educativa.

Sono presentati i

principali modelli di apprendimento

e il loro impiego nella

progetta-

zione didattica

e nella

valutazione degli apprendimenti

: le conoscenze in materia di ap-

prendimento sono, infatti, la base su cui costruire e pianificare l’attività d’aula e la loro

conoscenza rappresenta, dunque, un imprescindibile prerequisito per qualsiasi insegnan-

te che aspiri a condurre una lezione efficace. Partendo dal tema della

multidisciplinarità

,

si esaminano nel dettaglio i

diversi modi di “fare lezione” –

dalla lezione frontale a quella

partecipata – e i diversi metodi, grazie anche all’apporto delle nuove tecnologie. Vengono

esaminati i presupposti dell’

apprendimento collaborativo e cooperativo

, le relative teorie

di riferimento e si chiarisce in che modo stabilire quell’“

interdipendenza positiva

” che

costituisce un elemento essenziale dell’apprendimento cooperativo al fine di favorire lo

sviluppo dell’insieme delle competenze disciplinari, delle abilità e competenze personali

e relazionali che l’insegnamento deve garantire.

Per dare una connotazione funzionale al volume e orientare i candidati nella predisposi-

zione di attività d’aula, abbiamo infine fornito concrete soluzioni operative. L’ultima parte

del testo è infatti incentrata sulla

pratica dell’attività didattica

, cui ampia rilevanza verrà

data nelle selezioni del concorso, e contiene esempi di

Unità di Apprendimento

e di orga-

nizzazione di attività di classe finalizzate alla

progettazione

e

conduzione

di lezioni efficaci

per scuola dell’infanzia e scuola primaria.

Gli Autori