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Iperlipidemia e alimentazione

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I sintomi dell’arteriosclerosi

L’arteriosclerosi evolve in modo silente e dà

segno di sé solo quando si verificano le compli-

canze. Queste sono causate:

dalla notevole riduzione del flusso di sangue,

per l’accrescimento della placca sulla quale

si possono depositare vari elementi del san-

gue, soprattutto le piastrine, formando un

trombo che occlude il vaso;

dalla frammentazione della placca e succes-

siva formazione di “emboli”.

Le arterie interessate possono essere:

1)

le arterie che nutrono il cuore; si parla, in

questo caso, di

malattia coronarica

, che

provoca dolore toracico (angina) e infarto;

2)

le arterie che nutrono il cervello; si può avere,

in questo caso, un deficit motorio e/o sensiti-

vo per un periodo breve di tempo (di solito

meno di 24 ore) e si parla di attacco ischemi-

co transitorio (

TIA

), o un deficit permanente

nel tempo e siamo in presenza di un

ictus

vero e proprio con paralisi persistenti;

3)

le arterie che irrorano gli arti inferiori; si ha

un dolore intermittente alle gambe durante la

marcia che può diventare sempre più grave

fino ad impedire la deambulazione e presen-

tarsi perfino a riposo. Nei casi peggiori si può

giungere alla morte cellulare e, talora, anche

alla sovrapposizione di infezioni batteriche

sui tessuti necrotici (gangrena degli arti).

Va detto, però, che l’arteriosclerosi non si limita

a questi distretti ma che tutte le arterie possono

ammalarsi: quelle che irrorano i reni, l’intestino

e molte altre ancora.