

18
L’
arteriosclerosi
ha inizio quando la parete dei
vasi viene in qualche modo danneggiata, perden-
do la sua normale superficie liscia che la protegge
dall’infiltrazione di grassi e altre sostanze conte-
nute nel sangue. Questo è il primo evento che, in
assenza di correzione farmacologica e/o nutrizio-
nale, porta ai danni ischemici prima menzionati.
Una volta formatasi, la placca tende ad accre-
scersi all’interno del vaso e a restringerne pro-
gressivamente il calibro, riducendo l’apporto
di sangue, di ossigeno e di altre sostanze indi-
spensabili ai distretti corporei irrorati da quel
vaso (al cuore nel caso delle arterie coronarie,
al cervello nel caso delle carotidi, agli arti infe-
riori nel caso delle arterie femorali, ai visceri
addominali nel caso delle arterie splancniche).
Può accadere, inoltre, che la placca si rompa e i
suoi frammenti formino degli “emboli” che, tra-
sportati dal sangue, vanno a chiudere vasi più
piccoli situati a valle. L’estensione della malattia
può essere molto varia, da poche e isolate placche
sino a forme più gravi, nelle quali gran parte delle
pareti vasali sono invase da placche irregolari.
Con il passare del tempo il vaso perde la sua
elasticità (processo definito
sclerosi
) e i depo-
siti di grasso formano una placca (
ateroma
)
che protrude nel lume vascolare, ostacolando il
flusso sanguigno.
Il processo evolve in modo silente, ma graduale
nel tempo, e dà segno di sé solo quando si ve-
rificano gli eventi clinici. Questi possono essere
determinati da:
•
embolia
: pezzetti di placca si staccano, entra-
no in circolo e vanno a occludere i vasi più
piccoli, impedendo il passaggio del sangue. Se
l’ostruzione del piccolo vaso si prolunga nel
tempo può determinarsi
ischemia
: il tessuto
soffre per l’assenza di ossigeno e va incontro
alla morte delle cellule che lo costituiscono
(
necrosi
), fino ad arrivare all’infarto;
•
trombosi
: dovuta alla notevole riduzione del
flusso di sangue per l’accrescimento della
placca sulla quale si possono depositare vari
elementi del sangue, soprattutto le piastrine,
formando un trombo che occlude il vaso.
La trombosi isolata che determina danno
clinicamente evidente è rara, di solito si ac-
compagna ad embolia, cosicché piccoli pezzi
della placca migrano a valle dell’ostruzione
dove vanno ad occludere i piccoli vasi.