DIVENTARE VOLONTARIO IN FERMA PREFISSATA
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certa (ad es.: raccomandata a/r, assicurata). Parimenti, la pubblicazione in gazzetta ufficiale
della Repubblica Italiana fa presumere la piena conoscenza dell’atto, ai fini della decorrenza
dei termini di impugnazione. Per il
Ricorso Straordinario al Capo dello Stato
vale lo stes-
so discorso, ma il termine di impugnazione è più lungo: centoventi giorni in luogo di sessan-
ta.
1.5.6 I
l
concorso
pubblico
e
le
sue
fasi
:
le
possibilità di
ricorso
Non è possibile tracciare un elenco che contenga tassativamente le ipotesi di ricorso, perché
sono molteplici le situazioni che possono verificarsi in relazione alla tipologia del concorso
ed alle normative che lo regolamentano. In linea di massima, tuttavia, senza che ciò valga a
delimitare in maniera esaustiva le possibilità di azione giurisdizionale, si può procedere ad
analizzare l’iter concorsuale nelle fasi che lo compongono, indicando talune delle possibilità
di reazione agli esiti sfavorevoli della selezione.
1.5.7 I
ndizione del
bando di
concorso
Tutte le volte in cui un’Amministrazione procede alla indizione di un bando di concorso, eser-
cita pubblici poteri che non si sottraggono al sindacato di legittimità.
Il bando di concorso, infatti, può essere annullato se si pone in contrasto con principi costitu-
zionali (ad esempio, art. 3 Cost. sull’uguaglianza e non discriminazione di concorrenti, art.
27 Cost., sull’utilizzazione economica ed efficiente del denaro pubblico, ecc. ecc.) o con nor-
me di legge.
A titolo esemplificativo, un bando di concorso per l’arruolamento nelle FF.AA. può risultare
illegittimo se prevede dei limiti di età disapplicando la L. n. 958/1986 che innalza tali limiti
per chi è stato volontario in ferma prolungata, oppure se prevede pari tempo limite in una pro-
va di corsa piana per i concorrenti di sesso maschile e femminile, con ciò discriminando que-
sti ultimi.
Altre volte, un bando di concorso può risultare illegittimo perché riserva una percentuale di
posti troppo elevata al personale “interno”, con ciò violando i principi in materia di
par con-
dicio
dei concorrenti, oppure perché talune disposizioni sono state modificate con iter proce-
dimentali
contra legem
.
In questo e in numerosi altri casi, chi legge il bando di concorso e percepisce immediatamen-
te l’esistenza di disposizioni lesive o preclusive alla partecipazione, adottate in violazione di
legge, se vuole impugnarlo al T.A.R. è onerato a farlo nel termine decadenziale di sessanta
giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale.
1.5.8 P
rove
preselettive
I candidati spesso non sono in grado in tale fase di recepire la violazione di norme di legge
ad opera delle Commissioni o dell’Amministrazione di Vertice. Eppure, un voto basso alla
prova preselettiva può pregiudicare un intero iter concorsuale conclusosi favorevolmente. An-
che la valutazione delle prove preselettive, estrinsecatasi in provvedimenti che assegnano una
votazione o esprimono un giudizio, va impugnata nel termine decadenziale di sessanta gior-
ni, sempre nel caso in cui risultino delle illegittimità.
A titolo esemplificativo, vi sono casi in cui la prova preselettiva per l’accesso ad un corso di
Polizia è stata annullata dal T.A.R. in quanto i quiz somministrati erano di difficoltà troppo
elevata rispetto a quella stabilita nelle disposizioni del bando di concorso. In altra fattispecie,
il lettore ottico non aveva “preso atto” di una correzione e la Commissione si era rifiutata di
provvedere rettificando il punteggio. I casi di ricorso andranno, comunque, analizzati volta