Concorso VFP4 - Test psico attitudinali - page 20

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PARTE PRIMA
per un’Amministrazione efficiente (che raggiunga, cioè, il maggior numero e/o i migliori ob-
biettivi con il minor sforzo possibile, anche e non solo dal punto di vista economico) e traspa-
rente (che consenta, cioè, al cittadino, di verificare la correttezza delle procedure che lo ri-
guardano, tutelandolo da eventuali disparità di trattamento). Lo stesso articolo prevede, all’ul-
timo comma, che il concorso pubblico costituisca lo strumento ordinario di accesso nelle pub-
bliche amministrazioni.
Tali principi si traducono in una serie di obblighi per lo Stato italiano, a cui corrispondono al-
trettanti diritti per il cittadino che aspiri ad un posto di lavoro pubblico.
Gli obblighi di buon andamento ed imparzialità, infatti, significano che lo Stato dovrà predi-
sporre strumenti di selezione dei “migliori” e con modalità che garantiscano trasparenza del-
le procedure ed impediscano disparità di trattamento dei candidati.
1.5.3 L
a
tutela giurisdizionale quale
strumento di
ripristino della
legalità
La consacrazione nelle leggi dei diritti dei cittadini non vuol dire garantirli automaticamente
da eventuali illegittimità.
Tutte le volte che un candidato ad un pubblico concorso sarà escluso illegittimamente da una
selezione dovrà, infatti, ricorrere all’Autorità giudiziaria competente.
Stesso discorso deve farsi, ad esempio, per il dipendente licenziato o destituito o al quale sia
stata negata un’indennità.
La valutazione dell’illegittimità, tuttavia, non dovrà essere rimessa al candidato, che potreb-
be essere fuorviato dal risentimento e dall’amarezza per l’insuccesso ottenuto o ritenere erro-
neamente di avere subito un’ingiustizia. Legali, esperti del settore, dovranno raccogliere dal
candidato le doglianze e valutare volta per volta se vi sia stato il rispetto delle leggi e/o dei re-
golamenti.
Si ricorda che anche le Pubbliche Amministrazioni sono tenute ad osservare le Leggi della
Repubblica, nonché le disposizioni da esse stesse inserite nei bandi di concorso.
1.5.4 A
vverso
cosa
si
può
ricorrere
Nella maggior parte dei casi, i candidati esclusi da una selezione o i dipendenti pubblici, mi-
litari o civili, non dovranno agire giurisdizionalmente per il riconoscimento di un diritto, ma
per chiedere
l’annullamento di un provvedimento lesivo delle loro posizioni giuridiche
.
Oggetto dell’azione giurisdizionale sarà, quindi, in tali casi, individuato in un provvedimen-
to di esclusione da un concorso, in una graduatoria, nella determinazione a firma del legale
rappresentante dell’Ente pubblico che rigetta un’istanza o delibera un provvedimento sfavo-
revole.
Fanno eccezione le ipotesi concernenti il riconoscimento di pretese di natura economica, per
cui sarà possibile agire anche in assenza di tali provvedimenti amministrativi.
1.5.5 I
termini
per
ricorrere
I termini per ricorrere vanno distinti in relazione alla natura della pretesa che si intende far
valere in giudizio. Sarà necessario rivolgersi a legali esperti del settore, perché potrebbe es-
sere sufficiente il decorso del termine di sessanta giorni per rendere non più proponibile un
ricorso giurisdizionale. In materia di concorsi pubblici, ad esempio, ogni provvedimento sfa-
vorevole deve essere impugnato al
TribunaleAmministrativo Regionale
competente per ter-
ritorio nel termine di sessanta giorni che decorrono dalla piena conoscenza dell’atto.
La piena conoscenza è comprovata qualora l’atto sia stato notificato all’interessato o da que-
sti sottoscritto o portato a conoscenza con strumenti che consentono di risalire ad una data
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