Superare la prova scritta - page 20

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Superare la prova scritta: guida alla stesura di testi ed elaborati
Nel paragrafo 1.2 si è affermato che la comunicazione, nel tra-
smettere messaggi e informazioni, si avvale di segni
,
cioè elemen-
ti che si possono trasmettere e percepire con i sensi e che rappre-
sentano l’espressione della volontà e della capacità di comunicare
idee, concetti, sentimenti.
I segni possono essere univoci, come per esempio le bandiere che
identificano ciascuna nazione. In questi casi, lo stile interviene
poco o è totalmente assente. Tali segni sono legati alla necessità
di essere visibili, non a uno scopo estetico.
Al contrario, le sottigliezze del linguaggio permettono di sfrutta-
re tutte le sfumature dello stile. È sempre possibile esprimersi in
modo fiorito o “usare i guanti” per asserire le verità più dure. Da
ciò si capisce che le sfumature permettono di attenuare o aggra-
vare la forza di un messaggio.
Così, l’icona di una sigaretta barrata da una linea di colore rosso
è sufficiente a significare il divieto di fumare. Il linguaggio ver-
bale permette, infatti, di modulare certe ingiunzioni, da quella
minacciosa:
Sigaretta vietata
, a quella composta:
Fumare può provo-
care malattie dannose
. Si noti che
È vietato fumare
fa intervenire una
prescrizione legale, espressa in modo impersonale e universale.
La frase nominale
Divieto assoluto di fumare
, nella quale non opera
alcun soggetto enunciativo, ma che rinforza la presenza di un
aggettivo di autorità, può essere sentita come arbitraria e rischia
di essere mal interpretata o anche violata.
Vi chiediamo di astenervi
dal fumare
è più educata;
Vi preghiamo
è ancor più curato: l’astra-
zione, la preghiera appaiono come segni di rispetto.
Vi sarebbe
possibile evitare di fumare?
Cumula i segni della modestia: interro-
gativo, condizionale di cortesia, locuzione negativa semiaperta e
soprattutto presa in considerazione grammaticale del solo desti-
natario (seconda persona del plurale:
voi/vi
).
Quando è pienamente dominato, lo stile è dunque una delle carat-
teristiche essenziali del linguaggio verbale orale o scritto. Esso
permette al locutore di enunciare il suo pensiero con il massimo
della precisione. Ma lo stile è anche il riflesso di una personali-
tà. Tale convinzione era già presente nel pensiero degli antichi.
Secondo il filosofo greco Platone, infatti, lo stile è specchio del
carattere. Alcuni secoli più tardi, lo scrittore latino Seneca renderà
più completo il concetto affermando : “
Lo stile è il viso dell’anima”
.
In questo senso, lo stile corrisponde al modo in cui il soggetto
dell’enunciazione si esprime spontaneamente, al di fuori di norme
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