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Capitolo Primo – Normativa

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www.

edises

.it

della riabilitazione o uno psicologo dell’età evolutiva o un pedagogista o,

ancora, un assistente sociale o altro operatore con specifica qualifica profes-

sionale, in rappresentanza dell’ente locale. Collaborano alla definizione del

profilo i genitori dell’alunno e, quale importante novità introdotta dal D.Lgs.

96/2019 (a modifica e integrazione del D.Lgs. 66/2017) lo studente stesso,

nella massima misura possibile, nel rispetto del diritto di autodeterminazio-

ne. Vi partecipa, infine, il dirigente scolastico o un docente di sostegno da lui

delegato. Il Profilo di funzionamento è finalizzato alla elaborazione del Pia-

no Educativo Individualizzato, a cura della scuola, e del Progetto individua-

le, a cura dell’Ente Locale. È impostato secondo il modello bio-psico-sociale

dell’ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità

e della salute). In attesa delle previste Linee Guida, si può anticipare che,

avendo la medesima funzione dei precedenti DF e PDF, il Profilo di funzio-

namento individua le condizioni funzionali dell’alunno nelle diverse aree di

funzionamento fisico, psichico, relazionale, affettivo, rilevandone le poten-

zialità attuali e in prospettiva. Definisce le misure e le risorse di sostegno per

l’azione di inclusione rivolta all’alunno. È aggiornato al passaggio ad ogni

successivo grado di istruzione o per sopravvenuti mutamenti nell’alunno.

L’altro documento fondamentale è il Piano Educativo Individualizzato

(PEI), che viene redatto all’inizio di ogni anno scolastico dal Gruppo di La-

voro Operativo per l’Inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o

dal consiglio di classe con la partecipazione dei genitori dell’alunno e delle

figure professionali che interagiscono con la classe e con l’alunno, e con il

necessario supporto dell’Unità di Valutazione Multidisciplinare. Sulla base

del Profilo di funzionamento e avendo particolare attenzione ai facilitato-

ri e alle barriere, il PEI individua “obiettivi educativi e didattici, strumen-

ti strategie e modalità per realizzare un ambiente di apprendimento nel-

le dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione,

dell’interazione, dell’orientamento e delle autonomie”. Esplicita le modalità

di sostegno didattico, di verifica e valutazione e formula la proposta di ore

di insegnante di sostegno (che il dirigente scolastico richiederà all’Ufficio

Scolastico Regionale, sentiti il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, a livello

d’istituto, e il Gruppo per l’Inclusione Territoriale). Definisce gli interventi

finalizzati all’inclusione dell’alunno, anche a cura del personale ausiliario e

del personale per l’assistenza, l’autonomia e la comunicazione. È predispo-

sto in via provvisoria entro il mese di giugno e in via definitiva entro la fine

di ottobre. Viene verificato ed eventualmente modificato periodicamente nel

corso dell’anno scolastico.

È importante verificare la

qualità dell’integrazione scolastica

degli alunni

disabili per accertare la piena e non formale attuazione di una normativa

sempre più accreditata e riconosciuta a livello internazionale; secondaria-

mente perché l’integrazione si è rivelata un fattore forte di miglioramen-

to del servizio scolastico per tutti gli alunni; infine, per garantire non un