

CAPITOLO
2
La cellula come base della vita
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Le cellule procariotiche sono più piccole delle cellule eucariotiche (hanno le dimen-
sioni circa di un mitocondrio) (Tabella 2.1).
2
.
3
•
Microscopi
Lo
studio delle cellule
può essere effettuato con vari metodi, tra cui la
microscopia
.
Il
microscopio ottico
consente di analizzare
cellule fissate
e colorate oppure
cellule
vive
. Al suo massimo
ingrandimento
(circa 1000 volte) si possono osservare i batteri
.
Al microscopio ottico non si vedono i virus! Con il microscopio elettronico (a scan-
sione o a trasmissione) si osservano le cellule (che sono state fissate, quindi sono
morte!) a un ingrandimento di circa 250.000 volte.
2
.
4
•
Cellula procariotica ed eucariotica
Si distinguono due tipi di cellule: le cellule procariotiche e le cellule eucarioti-
che
1
.
2.4.1
•
Cellula procariotica
Le
cellule procariotiche
2
sono prive di un nucleo delimitato da membrana e costitui-
scono organismi detti
procarioti
(
organismi unicellulari,
cioè formati da una sola
cellula)
3
. Un esempio sono i
batteri
(
attenzione: i batteri sono unicellulari, anche se forma-
no colonie!
). I batteri, invisibili ad occhio nudo, sono visibili al microscopio ottico (dia-
metro simile a quello di un mitocondrio). La
struttura dei batteri
(Fig. 2.2) compren-
de dall’esterno verso l’interno: i
flagelli batterici
4
, la
capsula
, la
parete
cellulare
5
,
la
membrana plasmatica
,
il
citosol
dove si trovano i ribosomi
(70S)
6
e il
nucleoide
o
area nucleare
(una zona dove si trova il
cromosoma batterico,
costituito da una
singola
molecola di DNA circolare
). I batteri possono contenere anche altre piccole molecole
di DNA circolari, dette
plasmidi
, capaci di replicarsi autonomamente e utilizzati in
ingegneria genetica
quali vettori (§ 4.8.1).
1
In realtà, è stato scoperto un terzo tipo di cellula, quella degli
archeobatteri
, che presenta alcune carat-
teristiche sia delle cellule procariotiche che di quelle eucariotiche.
2
Il termine procariotico (dal greco
pro-
, precedente, e
karyon
, nucleo) sottolinea che queste cellule sono
comparse sulla Terra prima delle cellule eucariotiche.
3
Attualmente, i procarioti vengono suddivisi in
eubatteri
ed
archeobatteri
.
4
I flagelli batterici non devono essere confusi con i flagelli delle cellule eucariotiche. Entrambi sono ap-
pendici mobili, ma diversa è la struttura. I flagelli batterici sono formati da polimeri di una sola proteina, la
flagellina
, mentre i flagelli eucariotici (analogamente alle ciglia) sono formati da
microtubuli
(§ 2.6.2).
5
La parete delle cellule batteriche è diversa per composizione e struttura da quella delle cellule vegetali.
Nei batteri, essa è formata da
peptidoglicano
, un polimero complesso di due aminozuccheri legati a corti
polipeptidi.
6
I ribosomi sono caratterizzati dal coefficiente di sedimentazione o valore di S (
unità Svedberg
), una mi-
sura della loro velocità di sedimentazione, che è funzione della forma e delle dimensioni. I ribosomi delle
cellule eucariotiche sono più grossi (80S).