

nell’innovazione, con un’espansione trasversale, prevedendo la trasferibilità del-
le competenze e riconsiderando condizioni, contesti, opportunità, risorse in rap-
porto ai fattori di qualità e di non qualità come rilevabili e rilevati. Il curricolo
verticale non si è limitato ad una distribuzione dei contenuti da conoscere, ma
ha sostenuto il valore formativo dei contenuti stessi, superando le demarcazioni
presenti tra i vari livelli di scuola coinvolti e anche le differenze “orizzontali”.
Per il supporto scientifico, sono state fondamentali le collaborazioni con il Con-
sorzio Universitario Humanitas di Roma; con il prof. Cesare Fregola dell’Uni-
versità degli Studi di L’Aquila e membro del direttivo dell’IAT (Istituto italiano
di Analisi Transazionale), per lo sviluppo di temi relativi alle nuove alleanze
educative nella prospettiva dell’analisi transazionale.
Con questo lavoro, i docenti hanno potuto sperimentare con esiti positivi:
– la traduzione comparata delle linee teoriche, codificate nel precedente Pro-
getto, in buone prassi per il raggiungimento degli obiettivi secondo strategie
applicate in percorsi orizzontali, verticali e trasversali;
– la costruzione condivisa degli elementi strutturali e la compartecipazione
all’interno del sistema decisionale;
– la collegialità nella definizione dei percorsi educativi e formativi;
– l’impegno condiviso nella realizzazione di una esperienza significativa e di
qualità di ricerca-azione anche ai fini dell’implementazione, nella consapevolez-
za della complessità del percorso da attuare;
– la costruzione del testo rispettando nella sua architettura ai fini del raggiun-
gimento della
competenza
: la concettualizzazione (strutturazione del sapere-
sapere
); l’elaborazione (operatività esperienziale-
saper fare
); l’espressività (essere
-
saper essere
).
Il presente lavoro è attuale nei principi e nelle disposizioni della legge 107/2015.
Annunziata Marciano
Presentazione
VI