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Parte Seconda
Legislazione scolastica
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11.6
Il ministero Gelmini
Dopo due soli anni si tornò alle urne e le elezioni del 2008 furono vinte dalla coa-
lizione di centrodestra. L’azione del nuovo Governo si mosse in un quadro di crisi
economica internazionale, che impose anche in Italia una politica economica basata
sui tagli della spesa pubblica. La “riforma Moratti” fu archiviata dalle stesse forze po-
litiche che cinque anni prima l’avevano voluta: troppo costosa in termini di organici,
poco redditizia in termini di consensi.
Ne rimase in vigore l’impalcatura di sistema, strutturato in scuola dell’infanzia,
scuola del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) e sistema del secondo
ciclo, articolato sui due canali paralleli dell’istruzione (di competenza dello Stato) e
dell’istruzione e formazione professionale (IeFP, di competenza delle Regioni).
Come base per gli interventi nella scuola fu impostato il “Piano programmatico di ri-
ordino e di sviluppo del sistema scolastico” (art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito nella legge 6 agosto 2008, n. 133).
Alla legge n. 133 seguì la n. 169 del 30 ottobre 2008, la quale comportò:
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la reintroduzione del “maestro unico” nella scuola primaria;
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la reintroduzione dei voti da 1 a 10 nelle scuole del primo ciclo per la valutazione
dei risultati degli apprendimenti;
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l’attuazione della disposizione della legge n. 53/2003 sulla valutazione del compor-
tamento oltre che dell’apprendimento nonché la certificazione delle competenze.
I principali provvedimenti emanati sulla base delle leggi n. 133 e 169 sono stati:
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il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 “
Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razio-
nale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola
(…)”;
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il D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 “
Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didat-
tico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
(…)”;
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il D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 “
Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti
per la valutazione degli alunni
(…)”.
La riforma della scuola secondaria di secondo grado è stata attuata con i seguenti
strumenti normativi:
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il D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010 “
Schema di regolamento recante norme concernenti il
riordino degli istituti professionali
(…)”;
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il D.P.R. n. 88 del 15 marzo 2010
“
Schema di regolamento recante norme concernenti il
riordino degli istituti tecnici
(…)”.
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il D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010 “
Schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei
(…)”.
11.7
Il ministero Profumo
Il continuo incalzare della crisi economica internazionale, la pressione speculativa
sull’euro e, in particolare, sui titoli decennali del debito pubblico italiano portarono
alle dimissioni del Governo Berlusconi e all’insediamento del governo “tecnico” di
Mario Monti: a reggere il MIUR fu chiamato Francesco Profumo.