I suoni e le lettere
L’alfabeto
L’alfabeto latino comprende 24 lettere:
a b c d e f g h i k l m n o p q r s t u v x y z
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T U V X Y Z
Hanno l’
iniziale maiuscola
i nomi propri, i nomi di popolo e le
parole (tranne i verbi) derivate da essi, i giorni del calendario, i nomi
dei mesi:
Latium
(= Lazio),
Latinus
(= Latino),
Kalendae
(= Calende),
Ianuarius
(= gennaio).
La lettera
V
.
Gli antichi romani utilizzavano il grafema
V
per indi-
care tre fonemi: la vocale
u
, la
u
semiconsonante e la consonante
v
, in
origine non presente nel sistema linguistico latino (è attestata a partire
dall’età tardorepubblicana) e derivata dal suono
u
semiconsonantico.
La lettera
U
fu introdotta come variante grafica di
V
, e quando si svi-
luppò la scrittura minuscola per lo più si usavano
V
e
u
rispettivamente
come forma maiuscola e minuscola della stessa lettera. In epoca umani-
stica le due varianti grafiche cominciarono ad essere impiegate come
lettere distinte per rappresentare l’una (
V
/
v
) il suono
v
e l’altra (
U
/
u
) i
suoni
u
vocalico e
u
semiconsonantico.
La lettera
J
.
La
i
ha valore di consonante quando è all’inizio di paro-
la ed è seguita da vocale (
Iulius
,
iocus
) oppure quando è all’interno di una
parola, in posizione intervocalica (
maior
,
Gaius
). Gli antichi usavano il
segno
i
per notare sia il valore vocalico che quello consonantico; in epo-
ca umanistica fu introdotto il segno
j
(
jod
o
i lunga
) per distinguere la
i
consonantica. Oggi si usa il segno
i
per entrambi i valori.
Z
e
Y
.
Sono state introdotte nell’alfabeto latino nel I secolo a.C. per
la trascrizione di parole di origine greca:
zephyrus
(= zefiro),
Cyrus
(=
Ciro),
clepsydra
(= clessidra).
Le vocali
Le vocali latine sono sei:
a
,
e
,
i
,
o
,
u
,
y
.
La
y
(pronunciata con il medesimo suono della
i
) è usata per parole di
origine greca:
lyra
(= lira),
tympanum
(= timpano),
symposium
(= simposio).