Grammatica latina - page 20

I dittonghi.
In latino sono solo quattro:
au
,
eu
,
ae
,
oe
(rari
ei
,
ui
,
yi
):
au
,
eu
si leggono come sono scritti:
auxilium
(= aiuto),
Europa
(=
Europa);
ae
e
oe
si leggono “e”:
caelum
(= cielo; si legge “cèlum”),
amoenus
(=
incantevole; si legge “ameno”). Quando l’accostamento delle vocali
a
e
o
con
e
non forma dittongo, sulla seconda vocale viene posto il
segno grafico della “dieresi” (¨):
poëta
(= poeta; si legge “poeta”),
aër
(= aria; si legge “aer”).
Le consonanti
Le consonanti latine hanno, per lo più, la stessa pronuncia di quelle
italiane. In particolare:
x
e
z
sono considerate consonanti doppie;
h
è un’aspirazione che, come in italiano, non si fa sentire:
habilis
(=
abile; si legge “abilis”),
hospes
(= ospite; si legge “ospes”),
Athenae
(=
Atene; si legge “Atene”);
ph
e
pph
si pronunciano “f”:
amphora
(= anfora; si legge “amfora”),
Phi-
lippus
(= Filippo; si legge “Filippus”),
Sappho
(= Saffo; si legge “Saffo”);
gl
ha sempre suono gutturale:
gladius
(= spada; si legge “gladius”),
gloria
(= gloria; si legge “gloria”),
glis
(= ghiro; si legge “ghlis”);
ti
(con la
i
non accentata) seguito da vocale si pronuncia “zi”:
gratia
(=
favore; si legge “grazia”),
ratio
(= ragione; si legge “razio”),
comitium
(= comizio; si legge “comizium”).
ATTENZIONE!
Il gruppo
ti
si pronuncia regolarmente “ti”:
quando la
i
è accentata:
totìus
(= di tutto; si legge “totìus”),
petieram
(= ave-
vo chiesto; si legge “petìeram”);
quando è preceduto da un’altra
t
, dalla
s
e dalla
x
:
Cottius
(= Cozio; si leg-
ge “Cottius”),
mixtio
(= mescolanza; si legge “mixtio”),
quaestio
(= ricerca;
si legge “questio”);
quando è seguito da una consonante:
intimus
(= intimo; si legge “intimus”),
cotidia-
nus
(= giornaliero; si legge “cotidianus”),
nativitas
(= nascita; si legge “nativitas”);
nelle parole di origine greca:
Antiocus
(= Antioco; si legge “Antìocus”),
tia-
ra
(= tiàra; si legge “tiàra”).
4
I suoni e le lettere
1...,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19 21,22,23,24,25,26
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