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vii

Contenuti

Nursing clinico - Tecniche e procedure di Kozier

continua a essere una risorsa fondamentale

per le procedure infermieristiche più comunemente effettuate. In questa edizione il formato delle

procedure agevola sia gli studenti che i professionisti infermieri nella consultazione.

Le

variazioni

presentano metodi alternativi

di esecuzione di alcune procedure.

Le procedure sono strutturate

in un processo di nursing che riporta

le istruzioni

passo per passo

.

I passaggi critici sono

rappresentati visivamente

con foto

e illustrazioni a colori.

I

razionali

facili da individuare, danno

spiegazioni più approfondite del perché

vengono effettuati i passaggi più critici.

●◯●

PROCESSO DI NURSING: DISCONNETTERE LE INFUSIONI

Rimozione della medicazione da un catetere di una linea centrale.

Estrazione del catetere dalla vena. Non applicare alcuna pressione

sulla garza sterile !no alla completa rimozione del catetere.

RACCOLTA DATI

Veri!care:

Aspetto del sito di accesso venoso.

Qualsiasi sanguinamento dal sito di infusione.

Disconnettere le infusioni e i relativi dispositivi

PROCEDURA 18–6

Quantità di liquido infuso.

Aspetto del catetere EV.

PIANIFICAZIONE ASSISTENZIALE

Controllare la cartella clinico-infermieristica per valutare la prescrizio-

ne del medico. Veri!care quando è stata eseguita l’infusione prece-

dente, se ci sono state complicanze e come sono state gestite.

DELEGA

La rimozione di infusioni o dispositivi non è delegabile al perso-

nale di supporto. In ogni caso, l’infermiere deve assicurarsi che

lo stesso conosca complicanze o reazioni avverse legate alla ri-

mozione, che devono essere segnalati tempestivamente all’in-

fermiere.

In alcuni Paesi il personale di supporto può eseguire l’interruzio-

ne della terapia endovenosa. Controllare se tale procedura piò es-

sere applicata nella struttura di appartenenza.

Materiale occorrente

Guanti monouso

Tamponi asciutti o imbevuti di antisettico, in base al protocollo

della strutture

Piccola medicazione sterile e cerotto

INTERVENTI

Procedura

1.

Prima di eseguire la procedura, presentarsi e veri!care l’identità

del paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al pa-

ziente che cosa si sta facendo, perché e come può collaborare.

Spiegare i motivi della sospensione dell’infusione e che la proce-

dura non dovrebbe causare disagio, se non quello associato al-

la rimozione del cerotto.

2.

Lavare le mani e osservare le altre procedure per la prevenzio-

ne delle infezioni.

3.

Far assumere al paziente una posizione comoda, seduta o sdra-

iata. Esporre la zona interessata preservando la privacy del pa-

ziente.

4.

Preparare il materiale.

Razionale:

chiudendo il

Indossare guanti monouso.

Rimuovere medicazione, dispositivo di stabilizzazione e ce-

rotto sul sito della puntura venosa mentre si tiene fermo l’a-

go e si applica una controtrazione della cute.

Razionale:

il movimento del catetere EV può danneggiare la vena e cau-

sare disagio al paziente. La controtrazione previene lo stira-

mento della cute e il dolore.

Valutare il sito di puntura venosa.

Razionale:

-

Applicare la garza sterile sul sito EV. Toccare solo la parte

superiore del tampone di garza (alto) e mantenere la sterilità

della parte inferiore (basso) che è in contatto con il sito d’ac-

cesso venoso.

5.

Estrarre il catetere dalla vena.

Rimuovere il catetere tirandolo lungo la direzione della vena.

Razionale:

estraendolo in questo modo si prevengono il

dolore e/o le lesioni alla vena.

Non esercitare alcuna pressio-

ne sulla garza mentre si estrae il catetere.

Applicare immediatamente una pressione decisa sul sito di

fuoriuscita dell’ago, utilizzando una garza sterile, per 2-3 mi-

nuti.

Razionale:

La pressione arresta il sanguinamento e pre-

viene la formazione di ematomi.

Tenere ilbracciodelpazientesopra il livellodelcuorese ilsan-

guinamento persiste.

Razionale:

Sollevando l’arto si riduce

Chiedere al paziente di informare l’infermiere se il sito inizia a

sanguinare e/o se osserva delle anomalie nell’area.

DELEGA

Vista la necessità di utilizzare una tecnica sterile e la complessità del-

la procedura, l’utilizzo di dispositivi di infusione non è delegabile al

personale di supporto. Il personale di supporto può assistere pazien-

ti con tali dispositivi e l’infermiere deve assicurarsi che sappia effet-

tuare operazioni standard come il cambio d’abiti quando un disposi-

tivo è in funzione. Il personale di supporto dovrebbe inoltre conosce-

re quali sono le possibili complicanze e i segni, come gli allarmi, che

devono essere riferiti all’infermiere.

PRATICA INTERPROFESSIONALE

I campi e le procedure sterili possono rientrare nelle funzioni profes-

sionali di molti operatori sanitari, che potrebbero eseguire tali proce-

dure in maniera autonoma, con un infermiere o con altri operatori.

Anche se avviene una comunicazione verbale della procedura ad al-

tri membri del team sanitario, l’infermiere deve documentare, quan-

to di competenza, nella documentazione nella cartella clinico-infer-

mieristica del paziente.

INTERVENTI

Preparazione

Assemblare il materiale.

-

luzione eparinata. Collegare la prima da utilizzare all’ago di Huber.

-

piegata per lavare il dispositivo prima e dopo la somministrazione

-

care i protocolli della struttura).

Razionale:

la soluzione eparinata

aiuta a prevenire l’occlusione del catetere. È tuttavia presente il ri-

schio di trombocitopenia indotta da eparina, per cui l’eparina non

va usata senza una chiara regolamentazione.

1.

Procedura

Prima di eseguire la procedura, presentarsi e veri!care l’identi-

tà del paziente secondo il protocollo della struttura. Spiegare al

paziente cosa si sta facendo, perché e come può collaborare.

2.

Eseguire l’igiene delle mani e osservare altre procedure per la

prevenzione delle infezioni.

3.

Provvedere alla privacy del paziente.

Far assumere al paziente una posizione comoda, seduta o

sdraiata; scoprire il sito preservando la privacy del paziente.

4.

Preparare il sito di inserzione.

Individuare il dispositivo (Port-a-cath) e la membrana, ossia

il disco al centro del Port-a-cath, dove verrà introdotto l’ago.

Preparare la cute seguendo il protocollo della struttura e far

asciugare la zona dopo aver applicato la soluzione disinfet-

tante.

Indossare guanti sterili e mascherina.

Opzionale:

iniettare lidocaina al 2% per via sottocutanea nel-

la zona del sito di inserzione dell’ago.

Razionale:

l’iniezione

anestetizza l’area d’inserzione.

Può essere prescritta nelle pri-

me due settimane dopo l’impianto chirurgico quando la feri-

ta è recente, tumefatta e maggiormente dolorante durante la

puntura dell’ago. Possono essere impiegati anche altri ane-

stetici per uso topico.

Per ridurre il disagio della puntura dell’ago, può essere posi-

zionato un impacco di ghiaccio per alcuni minuti sopra il sito.

5.

Inserire l’ago Huber.

Afferrare la base del dispositivo Port-a-cath tra due dita del-

la mano non dominante per stabilizzarlo. Tali dispositivi pos-

sono avere porte di accesso superiore o laterale, a secon-

Gestire un dispositivo di accesso vascolare impiantato—

continua

PROCEDURA 18–10

-

-

tanea con il lavaggio.

6.

Evitare la manipolazione o la rimozione dell’ago.

Se l’ago rimane posizionato per un periodo di tempo maggio-

re per il prelievo di campioni di sangue o per lavare un ingres-

Sostenere l’ago di Huber con delle garze e applicare una me-

dicazione occlusiva trasparente sul sito di inserzione. I dispo-

sitivi di alcuni produttori presentano un fermo di sicurezza per

ridurre il rischio di punture accidentali da ago e un cuscinet-

to per il comfort del paziente che si inserisce tra la base dell’a-

go e la cute.

Razionale:

l’avvolgimento

previene lo sviluppo di tensione sull’ago.

7.

Collegare il de$ussore dell’infusione o un tappo di accesso per

infusioni ad intermittenza all’ago di Huber.

L’ago di Huber può rimanere in situ per una settimana.

8.

Dopo l’uso,eseguireun lavaggio&naleconsoluzioneeparinizzata.

Durante il lavaggio, mantenere sempre una pressione positiva

-

ni.

Razionale:

-

la soluzione eparinata.

Variazione: prelievo di un campione di sangue

Per ottenere un campione di sangue:

Aspirare 10 mL di sangue (o una quantità indicata dal protocollo

della struttura) e smaltirli.

Razionale:

questo campione può con-

Aspirare la quantità di sangue richiesta e metterla nelle provette.

-

tocolli vigenti nella struttura.

Razionale:

in questo modo si assi-

cura la pulizia completa del catetere dal sangue.

Iniettare 5 mL di soluzione eparinata per preservare la pervietà

del sistema.

9.

Togliere e smaltire i guanti.

Eseguire l’igiene delle mani.

10.

Documentare tutte le informazioni utili.

nell’accedere al dispositivo o qualsiasi intervento effettuato, la

presenza di secrezioni, le infusioni effettuate, i fastidi e le pre-

occupazioni del paziente. Valutare qualsiasi segno clinico di

trombosi venosa (dolore al collo, al braccio e/o alle spalle sul

-

La

delega

indica in quali casi è

possibile af#dare l’esecuzione

di determinate procedure al personale

di supporto.

NOVITÀ!

Pratica

interprofessionale

descrive le possibili

interazioni tra i membri

del team di assistenza.