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Discussioni clinico-assistenziali

alla ne di

ogni capitolo stimolano il pensiero critico con

scenari e domande orientati all’applicazione

pratica.

Domande di veri!ca

aiutano a prepararsi

per l’esame. Sono presenti domande di stile

diverso

Applicazione delle procedure infermieristiche

alla ne di ogni unità offre l’opportunità di

pensare attraverso temi e competenze presentati

all’interno dei capitoli di un’unità e di pensare in

modo critico per collegare la teoria alla pratica

infermieristica.

UNICO!

E se… Mappe concettuali

rappresentano visivamente il diagramma

di "usso di una procedura e presentano

possibili risposte e risultati inattesi.

Controllare leprescrizionidelmedico

Informare ilpaziente

Lavare lemani

Preparare ilmateriale

ALLORA

farleassumere

laposizionediSims

(distesa suun!anco

con lecosce"esse

a livellodelleanche

edelleginocchia

peresporre l’area

perineale).

ALLORA

chiedereaun’altra

personadi sostenere

emantenere legambe

dellapaziente inposizione.

Detergere ilmeato

Spingere ilcatetere inavantidi5cm

Lavare lemani

Inserire ilcatetere

Posizionare ilpaziente

Indossareguanti sterili

Preparare ilmaterialecontenutonelkit

Controllare ilpalloncinodelcatetere

Raccogliere l’urina

Gon!are ilpalloncino

Rimuovere imaterialiusatie farmetterecomodo ilpaziente

Tiraredelicatamente ilcatetere

Fissare ilde"ussoredelcateterealpazientee

appendere la saccaaldi sottodel livellodellavescica

ESE

unapazientedi sesso femminilenon riescead

assumereautonomamenteunaposizione supina?

ALLORA

laproceduradidetersionedeve

essere ripetuta, inquanto l’area siè

contaminata.

ALLORA

lasciare ilcatetere in sede

e inserireunnuovocatetere

sterilenell’uretra.

Se ilcatetereè inserito

nellavagina

ESE

il tessutodelle labbradiventa scivoloso

e le labbra ricadononella loroposizione

normale?

ESE

non siottieneurina

dopoaver inserito ilcatetere?

ALLORA

ilcatetereva

consideratocontaminato

edeveessere inserito

unnuovocatetere sterile.

ALLORA

estrarre

immediatamente

il"uido instillato,

spingere inavanti il

cateteree riprovare

agon!are ilpalloncino.

ESE

ilcatetere tocca

le labbradurante

l’inserimento?

ESE

ilpaziente riferisce

dolorequando si

gon!a ilpalloncino?

ESE

siavverte resistenza

quando sigon!a il

palloncino?

Aprire ilkitdicateterismo

Documentare tutte le informazioniutili

Cercaredi spingere inavanti ilcatetere

Seancoranon siottieneurina…

controllare se ilcatetere

è inseritonellavagina

E SE

Cateterismo vescicale con l’utilizzo di un catetere a permanenza

PENSIERO CRITICO!

1.

Mentre l’infermiere sta mettendo una garza sterile confezionata

commercialmente su un campo sterile già preparato, essa si ap-

poggia con un angolo quasi al di fuori dei margini del campo. Ciò

rappresenta un problema per la sua sterilità? Se sì, come gesti-

resti la situazione?

2.

Dopo aver preparato un campo sterile e avere indossato i guan-

ti, ti rendi conto di aver dimenticato di aprire il !acone di soluzio-

ne "siologica che devi versare all’interno di un recipiente posto sul

campo. Il !acone non è sterile al suo esterno. Quali sono due mo-

di in cui potresti risolvere questo problema?

3.

Un paziente viene ricoverato in ospedale con una diagnosi di diar-

rea acuta con cause sconosciute. Che precauzioni per il controllo

delle infezioni sarebbero appropriate in questo caso?

4.

Ti è stata assegnata la cura di un paziente il quale presenta una

diffusa infezione da herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). Men-

tre rivedi il manuale della struttura sulla prevenzione delle infezio-

ni, apprendi che gli individui che non hanno contratto la varicella

non dovrebbero entrare nella stanza del paziente. Possono inter-

facciarsi al paziente esclusivamente i soggetti che hanno contrat-

to la varicella o coloro che risultano immuni dopo un esame del

sangue. Spiega perché è il caso che si faccia ciò.

Vedi leRisposte alleDiscussioni clinico-assistenziali nell’AppendiceA.

DISCUSSIONI CLINICO-ASSISTENZIALI

Capitolo

7

Veri!ca Unità Didattica

1.

L’infermiere sa che qualsiasi sostanza può servire da mezzo inter-

medio per il trasporto e l’introduzione di un agente infettivo in un

ospite suscettibile attraverso idonea via di accesso. Quale termi-

ne descrive al meglio questo tipo di trasmissione?

1. Trasmissione diretta

2. Trasmissione da veicolo

3. Trasmissione aerea

4. Trasmissione da vettore

2.

Quale frase, se detta da un infermiere, indica che sono necessa-

ri ulteriori insegnamenti riguardanti i sei punti della catena dell’in-

fezione?

1. “L’obiettivodellemisuredicontrollodell’infezioneèquellodi rom-

pere la catena in ogni punto e in ogni momento possibile in mo-

do tale che la malattia non si trasmetta da una persona all’altra”

2. “La trasmissione diretta può avvenire tramite contatto "sico,

morsi, baci e rapporti sessuali”

3. “La trasmissione aerea può coinvolgere droplet o polvere”

4. “La trasmissione diretta può essere mediata da vettori e da

veicoli”

3.

Un infermiere si sta preparando per allestire un campo sterile.

Quale pratica, se effettuata dall’infermiere, potrebbe compromet-

tere il mantenimento del campo sterile?

2. Aprire la confezione esterna senza contaminare i guanti o la

confezione interna

3. Mettere il primo guanto sulla mano non dominante

4. Prendere l’altroguantocon lamanocon ilguantosterile, inse-

rire le dita sotto al polsino del guanto da posizionare mentre si

tiene il pollice lontano dal guanto da indossare

5. Una volta che sono stati indossati entrambi i guanti, srotolare

qualsiasi parte del polsino che è stata afferrata durante l’ap-

plicazione

5.

Un infermiere sta assistendo un paziente con la tubercolosi. Le

precauzioni basate sulla via di trasmissione di malattie infettive

vengono usate insieme a quelle standard. Quali dei seguenti di-

spositivi userebbe l’infermiere in accordo con le linee guida sulla

prevenzione? Selezionare tutte le risposte esatte.

1. Una mascherina chirurgica tutte le volte che entra nella stan-

za del paziente

2. Un respiratore N95 quando si è a 1 m dal paziente

3. Guanti per tutti i contatti con il paziente

4. Lavaggio delle mani prima di indossare e dopo aver rimos-

so i guanti

5. Un camice mentre esegue l’esame obiettivo del paziente

6.

A un infermiere viene chiesto di assistere un paziente con precau-

DOMANDE DI VERIFICA

PAZIENTE: Michael ETÀ: 78 anni

DIAGNOSI MEDICA: Accidente cerebrovascolare, ipertensione, insufcienza

renale cronica

Anamnesi:

Michael, 78 anni, è un afroamericano emigrato dalla Sier-

ra Leone 12 anni fa. Gli è stata diagnosticata un’ipertensione all’età di

35 anni in seguito alla quale ha seguito la terapia in maniera intermit-

tente, scegliendo spesso autonomamente di non assumere il suo an-

tipertensivo perché “si sentiva bene” e non pensava di averne biso-

gno. 10 anni fa gli è stata diagnosticata un’insuf!cienza renale cronica

e da allora la sua funzione renale è costantemente diminuita. Due set-

timane fa, mentre giocava a carte a casa, improvvisamente ha perso

sensibilità e funzionalità sul lato sinistro del corpo. È stato trasferito al

pronto soccorso dove gli è stato diagnosticato un accidente cerebro-

vascolare (ictus). Quando le sue condizioni si sono stabilizzate, è sta-

to trasferito in una struttura di riabilitazione dove è stato sottoposto a

terapia occupazionale e !sica e ha ricevuto assistenza per soddisfa-

re i suoi bisogni di auto-cura. Assume idroclorotiazide 50 mg e ateno-

lolo 100 mg PO al giorno per controllare la sua ipertensione e furose-

mide 40 mg PO ogni giorno per migliorare la produzione di urina. Mi-

chael ha sviluppato, inoltre, disfagia, costipazione e incontinenza uri-

naria occasionale.

Storia personale e sociale:

Michael è sposato, ha quattro !gli

grandi e 10 nipoti. Due dei suoi !gli vivono nelle vicinanze. Sua moglie

attende con ansia che Michael stia bene e che ritorni a casa. Vivono

in una casa indipendente a due piani.

Domande

Raccolta dati

1.

Quali dati di valutazione saranno raccolti dall’infermiere in relazio-

ne allo stato nutrizionale e di eliminazione del paziente?

Analisi

2.

Elencare due possibili diagnosi infermieristiche che possono es-

sere identi!cate dall’anamnesi, dalla storia personale e dai dati

raccolti riferiti alla nutrizione e/o all’eliminazione.

Pianicazione assistenziale

3.

Sulla base dei dati raccolti e delle diagnosi infermieristiche, iden-

ti!care un risultato desiderato.

4.

Identi!care le azioni, i criteri misurabili e il tempo necessari per ot-

tenere i risultati.

Interventi

5.

Quali interventi può fornire l’infermiere per migliorare la capacità di

soddisfare i requisiti nutrizionali di Michael?

6.

Quali interventi può fornire l’infermiere per trattare la stipsi di Mi-

chael?

7.

Suggerire interventi per ridurre l’incontinenza urinaria.

Azioni di nursing

8.

Quali dati potrebbe raccogliere l’infermiere per veri!care se il risul-

tato desiderato è stato raggiunto?

UNITÀ

6

Applicazione delle procedure infermieristiche

Questa unità approfondisce le abilità relative alla nutrizione e all’eliminazione. Soddisfare le esigenze nutriziona-

li del paziente è essenziale per promuovere la salute, prevenire le malattie e migliorare il recupero da infortuni e

malattie. Le eliminazioni urinaria e fecale sono esigenze umane di base che possono essere inuenzate da malat-

tie, ferite, farmaci e trattamenti. L’infermiere svolge un ruolo importante nella valutazione e nel mantenimento del-

la nutrizione e dell’eliminazione quando si fornisce assistenza al paziente in qualsiasi ambiente.