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Avvertenza
riporta importanti
informazioni relative ad aspetti quali
situazioni ad alto rischio.
CONSIDERAZIONI CORRELATE CON L’ETÀ
Prevenzione delle cadute
NEONATO/BAMBINO
Valutare il rischio di cadute (età, stato mentale, farmaci, altera-
zioni !siche e mentali).
Incoraggiare i genitori a cambiare i neonati su un asciugamano
sof!ce posto sul pavimento.
Utilizzare fasciatoi e culle con sponde appropriatamente imbot-
tite.
Utilizzare dispositivi di sicurezza per la casa, quali barriere alle !-
nestre poste sopra il livello della strada, cancelletti prima delle
scale, corrimano.
ANZIANO
Valutare potenziali cause soggettive di caduta: ipotensione, por-
tamento instabile, alterata condizione mentale (dovuta a farma-
ci), abbassamento della vista, patologie dei piedi, calzature non
sicure (larghe, poco aderenti, con suole scivolose, con tacchi
alti, con margini irregolari), variazioni delle capacità cognitive e
paura.
In caso di assistenza domiciliare o ambulatoriale, valutare le po-
tenziali cause di caduta dovute all’ambiente:
Illuminazione:
intensità inadeguata, interruttori inaccessibili o
non funzionanti.
Pavimenti:
presenza di !li elettrici, tappeti mobili, ingombri,
super!cie scivolosa.
Gradini:
assenza di corrimano, altezza o larghezza dei gradini non
uniforme.
Mobili:
basi instabili, senza maniglie, armadietti troppo alti o
troppo bassi.
Bagno:
inappropriata altezza della tazza, pavimenti o vasca
scivolosi, assenza di corrimano.
A casa, prendere in considerazione delle alternative al letto rego-
lare o al letto ospedaliero se il paziente cade facilmente dal letto:
Mettere il materasso direttamente sul pavimento.
Usare un materasso ad acqua.
Imbottire le zone del pavimento accanto al letto o tra il pa-
ziente e le sponde del letto.
ISTRUZIONI DA DARE AL PAZIENTE
Prevenzione delle infezioni
Mostrare come manipolare il letto, la stanza e le altre strutture do-
mestiche per evitare lesioni o per contenere possibili contaminazio-
ni crociate.
Insegnare a pulire le lenzuola visibilmente sporche separatamen-
te dal resto della biancheria. Effettuare il lavaggio in acqua cal-
da, se possibile, aggiungendo un misurino di candeggina o di
disinfettante a base di fenolo al bucato e risciacquare in acqua
fredda.
Sulla base della valutazione del grado di conoscenza del pazien-
te e dei suoi familiari, istruire tutti i membri della famiglia su una
corretta igiene delle mani (per es., prima di maneggiare gli ali-
menti, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, prima e
dopo ogni trattamento di assistenza necessario in casa e dopo
aver toccato qualsiasi sostanza corporea, come il drenaggio di
una ferita) e sulle misure igieniche correlate.
Promuovere la cura delle unghie. Tenere le unghie delle mani
corte, pulite e ben curate per eliminare margini grezzi o unghie
lunghe, che possono ospitare microrganismi.
Insegnare a non condividere gli oggetti per la cura personale,
quali spazzolini da denti, accappatoi e asciugamani. Descrivere
come le infezioni possono essere trasmesse attraverso la con-
divisione di tali oggetti.
Indicare dei saponi antimicrobici e dei disinfettanti ef!caci.
Discutere della relazione tra igiene, riposo, attività e nutrizione
nella catena dell’infezione.
Insegnare a pulire gli strumenti e gli utensili riutilizzabili. Utilizza-
re acqua e sapone e disinfettare con una soluzione di ipoclorito
di sodio (candeggina).
Insegnare al paziente e ai suoi familiari quali sono i segni e i sin-
tomi di infezione e quando è opportuno contattare un operato-
re sanitario. Valutare, ponendo delle domande verbali, il loro li-
vello di comprensione dell’argomento dopo ogni sessione di in-
segnamento.
Insegnare al paziente e ai suoi familiari come evitare le infezioni.
Suggerire delle tecniche per la conservazione e la preparazione
del cibo in sicurezza (per es., lavare frutta e verdure crude pri-
ma di mangiarle, conservare in frigorifero tutti gli alimenti aper-
ti e non confezionati).
Ricordare di evitare di tossire, starnutire o alitare direttamente
sugli altri. Coprirsi bocca e naso per evitare la trasmissione di
microrganismi presenti nelle vie aeree.
Sottolineare l’importanza del mantenimento di un suf!ciente ap-
porto di liquidi per promuovere la produzione e l’eliminazione
dell’urina. Ciò aiuta a ripulire la vescica e l’uretra da eventua-
li microrganismi.
Sottolineare la necessità delle giuste vaccinazioni per tutti i mem-
bri della famiglia.
Considerazioni correlate con
l’età
stimolano l’infermiere
a erogare un’assistenza
personalizzata in base all’età
del paziente, applicando le
variazioni necessarie alla
procedura da effettuare
sul neonato, sul bambino e
sull’anziano.
Istruzioni da dare al paziente
forniscono suggerimenti
e strumenti per aiutare i
pazienti nella cura di sé e nel
raggiungimento del benessere.
AVVERTENZA
La soluzione !siologica deve essere sempre utilizzata quando si inizia
una trasfusione di sangue. Se il paziente ha un’infusione di qualsiasi
altra soluzione, bloccare l’infusione e lavare la linea con soluzione !-
siologica prima di iniziare la trasfusione o stabilire un accesso EV me-
diante un sito aggiuntivo. Soluzioni diverse dalla soluzione !siologica
possono causare danni ai componenti del sangue.
Linee guida operative
forniscono sommari a
impatto immediato di comuni
procedure e pratiche cliniche.
LINEE GUIDA OPERATIVE
Somministrazione di farmaci dermatologici
POLVERE
Assicurarsi che la super!cie cutanea sia asciutta. Tendere eventua-
li pieghe cutanee e spargere la polvere !nché l’area non sia coper-
ta da uno strato sottile. Coprire la zona con una medicazione, se
prescritto.
LOZIONE A BASE DI SOSPENSIONE
Agitare il contenitore prima dell’uso per distribuire le particelle so-
spese. Mettere una piccola quantità di lozione su una piccola gar-
ze applicarla sulla cute, stro!nando uniformemente nella direzione
di crescita dei peli.
CREME, UNGUENTI, PASTE E LOZIONI A BASE DI OLIO
Scaldare e ammorbidire la preparazione nelle mani con i guanti per
facilitarne l’applicazione ed evitare il raffreddamento (se deve esse-
re trattata una vasta area). Spalmare uniformemente sulla cute se-
guendo il verso della crescita dei peli. Spiegare al paziente che la
cute potrebbe risultare unta dopo l’applicazione. Applicare una me-
dicazione sterile, se prescritto dal medico.
SPRAY DI AEROSOL
Agitare il contenitore per mescolarne il contenuto. Tenere lo spray
alla distanza consigliata dall’area (di solito circa 15-30 cm, ma con-
trollare sempre l’etichetta). Coprire il viso del paziente con un asciu-
gamano o una garza se la parte superiore del torace e del collo non
necessitano del trattamento. Spruzzare il farmaco sull’area.
CEROTTI TRANSDERMICI
Selezionare un’area pulita, asciutta, glabra e che corrisponda alle
raccomandazioni della casa produttrice. Rimuovere il cerotto dalla
confezione protettiva, tenendolo senza toccare la parte adesiva, ap-
plicarlo premendo con il palmo della mano per circa 10 secondi. Ri-
cordare al paziente di evitare applicazioni calde sopra l’area, per evi-
tare un aumento della circolazione e quindi della velocità di assorbi-
mento. Rimuovere il cerotto all’ora indicata, piegandolo in modo che
la parte con il farmaco si trovi all’interno. Alcuni cerotti contengono sul
retro delle parti metalliche non visibili, ciò potrebbe causare bruciore.
È necessario che i pazienti informino il personale medico della pre-
senza dell’utilizzo di un cerotto transdermico (MRIsafety.com, 2012).