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Capitolo Secondo

Analisi e soluzioni

Testo 1

1)

C.

La domanda riguarda le conoscenze lessicali. Si consideri il termine

“indigente” nel contesto in cui è inserito. “La cura degli orfani e degli altri indi-

genti, la distribuzione di pane ai capifamiglia poveri e altre attività caritatevoli

furono centralizzate in un nuovo Ospedale Generale”. La parola “indigente”

è accostata a “orfano”, “capifamiglia poveri” e “attività caritatevoli”: la risposta

corretta è dunque povero; del resto, mancano del tutto riferimenti all’ignoran-

za, al potere o al luogo in cui si vive.

2)

B.

La domanda chiede di individuare le motivazioni dell’operato di Cal-

vino. Nel brano non c’è alcun riferimento al Papa o ai papisti, né si parla di

far arricchire i cittadini o i poveri di Ginevra: vanno escluse, quindi, le opzioni

“Fare arricchire tutti i cittadini di Ginevra”, “Fare in modo che i poveri di Gine-

vra diventassero ricchi” e “Sconfiggere il Papa e i papisti”.

Si rifletta, invece, sul fatto che Calvino esorta i ricchi a non cercare di sotto-

mettere i poveri a cui offrono i loro doni (“Lo stesso Calvino ammonì i ricchi

donatori a non tentare di dominare i poveri che beneficiavano dei loro doni”);

inoltre, egli cerca “di incoraggiare invece le forme [di generosità] più generali

che coinvolgevano l’intera comunità”; la risposta corretta è quindi “Fare in

modo che l’intera collettività si dedicasse al dono ai poveri”.

Testo 2

3)

A.

La domanda fa riferimento al concetto di “latino classico” di cui il

testo parla in modo specifico nel paragrafo: “Il concetto di ‘latino classico’ è da

secoli passato in giudicato: si tratta del latino scritto dai prosatori e dai poeti del

periodo cosiddetto ‘aureo’ della letteratura latina, tra la fine della Repubblica

romana e il principato augusteo”.

Rileggendolo con attenzione, si comprende che per “latino classico” s’intende

una lingua scritta, non parlata (non fa dunque riferimento alla lingua parlata

dagli scrittori durante il “periodo aureo” della latinità). Essa è usata nel perio-

do che va dalla fine della Repubblica romana fino al principato augusteo e non

durante tutto l’Impero romano (è errata anche l’affermazione per cui il latino

classico si riferisce alla lingua scritta durante il periodo dell’Impero romano).