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VIII

Finalità e struttura dell’opera

usando – oltre al manuale – simulazioni, immagini in movimento, narrazioni

sonore, diagrammi. È opinione comune che, in futuro, il testo perderà la pro-

pria funzione predominante di veicolo per la trasmissione della conoscenza e

sarà affiancato (anche se non sostituito), con pari dignità, da altri strumenti

(suoni, immagini, simulazioni) con i quali gli studenti di oggi familiarizzano

già.

L’attenzione si sposta quindi dalla pratica di insegnamento del docente al pro-

cesso di apprendimento dello studente. Questo vuol dire che la didattica tra-

smissiva, fatta di una mole interminabile di nozioni che allo studente rischiano

di apparire vuote di significati, occorre sostituire una didattica improntata alla

maturazione delle competenze negli alunni. Questi ultimi devono cogliere l’u-

tilità di ciò che studiano e riuscire a richiamarne il significato in un contesto

reale, così da applicare le conoscenze di cui sono entrati in possesso.

Inutile dire che la didattica delle discipline matematiche e scientifiche risente

particolarmente di queste criticità e potrebbe beneficiare oltremodo di un ap-

proccio multimodale nella dinamica di insegnamento ed apprendimento. Tali

discipline devono far maturare nello studente quelle competenze fondamenta-

li affinché egli diventi cittadino partecipe e cosciente della società di domani.

Pertanto il docente deve sapersi allontanare dalla cattedra ed avvicinarsi ai ban-

chi, assumendo anche il ruolo di tutor, ossia di professionista della formazione,

di persona che coglie i bisogni reali degli alunni e declina la propria disciplina

in base a tali necessità.

In particolare, la matematica deve diventare la “matematica dell’utile”, affin-

ché chi si avvicina ad essa possa comprenderne l’importanza in contesti pratici

e reali che certamente contribuiscono a renderla più affascinante agli occhi di

chi la studia.

Le ultime indagini internazionali (OCSE-PISA, IEA-TIMMS) e le prove del ser-

vizio nazionale di valutazione a cura dell’INVALSI sono orientate proprio a

mettere in evidenza questi aspetti della disciplina. Probabilmente gli scarsi ri-

sultati conseguiti dagli studenti italiani nelle precedenti indagini internazionali

su tali materie hanno messo in evidenza la scarsa diffusione di tale approccio

nella scuola italiana. Come controprova, l’evidente miglioramento dei risulta-

ti nell’ultima indagine OCSE-PISA, determinato in buona parte dal migliora-

mento dei risultati nelle regioni meridionali che in precedenza avevano segna-

to il passo, è frutto di una serie di interventi sistemici che il Ministero, gli enti

di ricerca e le istituzioni scolastiche hanno posto in essere negli ultimi anni.

Il volume è strutturato in quattro parti. La

prima parte

tratta gli

aspetti ordi-

namentali

correlati all’insegnamento della Matematica, così come emergono

dalle Indicazioni Nazionali anche nell’ambito delle prescrizioni europee e del

sistema di rilevazione internazionale. Vengono inoltre presentate le

nuove tec-

nologie per la didattica

(software specifici per la matematica: geometria dina-

mica, calcolo simbolico). La

seconda parte

, dedicata alla

Matematica

, affronta i

contenuti disciplinari con approcci formali e rigorosi, ma anche pratici e intu-

itivi, con l’obiettivo di venire incontro alle diverse esperienze formative e ai di-