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Finalità e struttura dell’opera
Il presente lavoro è concepito come supporto per quanti si accingono ad af-
frontare le prove del concorso a cattedra, rappresentando un valido strumento
di ausilio per tutti coloro che intendono intraprendere la professione docente.
La complessità della scuola moderna ha imposto non poche riflessioni nella
stesura del volume, dalle quali è risultata un’opera che intende contribuire a
formare un docente che:
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sia in possesso dei contenuti della disciplina ad un livello spesso superiore a
quello che gli viene richiesto dalla didattica in classe;
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sia un professionista della comunicazione, un individuo che ha maturato ca-
pacità empatiche ed un abile gestore del contesto classe.
La “scuola dei programmi” prescrittivi ed obbligatori, da dover terminare entro
la fine dell’anno scolastico, anche a rischio di lasciare indietro qualche alunno
più bisognoso di supporto, ha gradualmente lasciato il posto alla “scuola della
programmazione” che ha tentato di adeguare al contesto classe, attraverso un
continuo lavoro di feedback, l’attività di insegnamento e gli obiettivi da conse-
guire. Negli ultimi due decenni, alla “scuola della programmazione” è suben-
trata la “scuola dell’autonomia e della personalizzazione”.
In queste due espressioni è riassunto tutto il moderno approccio della didattica.
L’autonomia scolastica, declinata in tutte le sue forme, permette a ciascuna
scuola di creare un proprio curricolo da proporre alla sua utenza. Questo cur-
ricolo è il frutto dell’interazione della istituzione scolastica con il “territorio”
e con tutti gli
stakeholder
, sicché ciascuna scuola diventa una cellula vitale nella
realtà sociale ed economica del territorio.
Alle caratteristiche specifiche di ogni singola istituzione scolastica, si aggiungo-
no gli stili cognitivi e le particolari inclinazioni di ogni singolo alunno. Ecco,
quindi, che subentra la personalizzazione del percorso di apprendimento e la
capacità del docente di adeguare la propria didattica non più al contesto classe,
dove potrebbe essere recepita solo “in media” e non “singolarmente”, ma piut-
tosto al singolo alunno, quale “realtà” cognitiva specifica e irripetibile.
Perché la personalizzazione dell’apprendimento abbia luogo, il docente deve
avvalersi di un’approfondita conoscenza dei contenuti che vuole proporre. In
questo modo, egli riesce a declinarli con proprietà ed incisività, mettendo in
rilievo tutti gli aspetti critici. Analogamente, il docente deve essere in grado di
operare con padronanza e sicurezza usando le nuove tecnologie. Sono queste
ultime che possono mettere in rilievo gli stili cognitivi degli alunni, la loro
propensione a comprendere attraverso canali di comunicazione multimodale,