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Parte Prima
L’insegnamento delle scienze sperimentali
Study
(CivEd), svoltosi nel 1999 a cura dell’IEA, con informazioni su studenti
del nono anno di scuola (quattordicenni) residenti in 28 paesi (sette dei qua-
li dell’area dell’euro: Belgio, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo e
Slovenia).
La direttiva n. 74 del 15-09-2008, in sintonia con gli obiettivi stabiliti nel
2000 a Lisbona e in linea con altri paesi europei, ha introdotto una rilevazione
periodica degli apprendimenti degli studenti a diversi livelli di scolarità. Tale
rilevazione è stata affidata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca all’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’I-
struzione). Secondo tale direttiva: «Le attività dell’INVALSI assumono valore
strategico in quanto concorrono al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’U-
nione Europea in materia di istruzione e formazione, correlati al “processo di
Lisbona”, avviato nel 2000, e con più specifico riguardo alla qualità dei livelli di
apprendimento. Esse si inseriscono nel più ampio contesto internazionale, sia
in tema di indagini internazionali comparative sulla qualità dei sistemi nazio-
nali di istruzione e sui livelli di apprendimento degli studenti, con riferimento
alle metodiche adottate e ai risultati conseguiti, sia in tema di promozione della
cultura della valutazione».
Le fasi di lavorazione sono le seguenti:
1)
Scelta dei quesiti
: nel caso del Servizio Nazionale di Valutazione un gruppo di
esperti seleziona quesiti preparati da docenti che inviano all’INVALSI le loro
domande; nelle indagini internazionali, come l’OCSE-PISA, alcune prove
vengono proposte dai diversi paesi partecipanti e altre vengono preparate
da un gruppo di esperti del Consorzio internazionale, l’organo preposto
all’organizzazione di tutta l’indagine; infine, nell’indagine TIMSS, rappre-
sentanti dei diversi paesi partecipanti mettono a punto tutti insieme le di-
verse domande per i diversi ambiti e livelli dell’indagine. In ogni indagine i
quesiti sono di diverso tipo: scelta multipla, risposta aperta e risposta aperta
articolata.
2)
Indagine pilota:
è volta a verificare la validità degli strumenti preparati per
la rilevazione degli apprendimenti. Le prove vengono somministrate a un
gruppo di soggetti con caratteristiche analoghe a quelle della popolazione
per la quale il test viene predisposto.
3)
Item analysis
: mira ad ottenere informazioni sulla chiarezza dei singoli quesiti,
con lo scopo di rendere l’intera prova più comprensibile.
Sulla stessa linea si sono sostanzialmente mosse anche le successive direttive
dell’INVALSI (la n. 85 del 2012 e la n. 11 del 2014). Ricordiamo inoltre che, a
seguito del D.L. 5/2012, la “partecipazione delle istituzioni scolastiche alle rile-
vazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti” è stata dichiarata “attività
ordinaria d’istituto”.