Prefazione
Quando i non-spettrometristi di massa parlano della spettrometria di massa spes-
so sembra che stiano raccontando una storia tratta dai
Racconti
di E. A. Poe.
La spettrometria di massa sembra essere un metodo misterioso, capace solo di
fornire alcune informazioni sul peso molecolare. Purtroppo, le dicerie sul “lato
oscuro” dei metodi analitici raggiungono gli studenti molto prima del loro effettivo
contatto con la spettrometria di massa. È possibile che parte delle dicerie siano
originate dagli stessi spettrometristi, che tendono ad esaltare ogni spettro di mas-
sa ottenuto dalle gigantesche macchine utilizzate inizialmente. Ovviamente alcuni
cominciarono con entusiasmo negli anni ’50 a sviluppare la spettrometria di mas-
sa come parte della fisica e la videro trasformarsi in un nuovo strumento analitico
per la chimica.
Se aveste chiesto a me, l’Autore, appena finito il mio corso introduttivo, se
la spettrometria di massa poteva essere la mia area di ricerca preferita, avrei
sicuramente negato. D’altra parte il laboratorio di spettrometria di massa di J. J.
Veith all’università di Darmstadt era luminoso e pulito, non aveva odori nauseanti,
e quindi contrastava positivamente rispetto al laboratorio di chimica organica pre-
parativa. Numerose flange di acciaio inossidabile e componenti elettronici erano
una tentazione da esplorare e – oops – mi hanno infettato con MSMC (malattia
della spettrometria di massa cronica). Rimanere nel gruppo di Veith mi ha trasfor-
mato in uno spettrometrista di massa. Libri ispiranti come
Foundamental aspects
of organic mass spectrometry
o
Metastable ions
, difficili da reperire anche a quei
tempi, mi aiutarono molto durante la mia metamorfosi. Dopo aver lavorato du-
rante la tesi di dottorato sui percorsi di frammentazione di ioni immonio isolati in
fase gassosa, ho assunto la mia posizione attuale. Dal 1994, sono a capo del
laboratorio di spettrometria di massa del dipartimento di chimica dell’università di
Heidelberg dove tengo corsi introduttivi e seminari sulla spettrometria di massa.
Quando gli studenti chiedono quali libri leggere sulla spettrometria di massa,
mi rendo conto che ci sono numerose monografie eccellenti, ma che manca un
libro di testo ideale – almeno secondo me. Infine, incoraggiato da molte persone
tra cui P. Enders, Springer-Velag Heidelberg, iniziai due anni di scrittura.
Questo volume non sarebbe al suo stato attuale senza la revisione critica di
molti capitoli ad opera di esperti del settore. I loro pensieri, correzioni, segnala-
zioni e commenti sono stati essenziali, e per questo li ringrazio profondamente.
A molti produttori di spettrometri di massa e accessori va la mia gratitudi-
ne per l’invio dei numerosi schemi e fotografie usati in questo libro. L’Autore
desidera ringraziare gli scienziati, molti dei quali dell’università di Heidelberg,
che hanno gentilmente concesso di usare il materiale proveniente da ricerche
come esempi, insieme agli editori, che hanno concesso i copyrights per l’uso
delle figure nelle loro pubblicazioni. Estendo la mia gratitudine anche al
Natio-
nal institute of standards and technology
(G. Mallard, J. Sauerwein) per il ge-
neroso permesso ad usare un grande numero di spettri di massa dalle librerie




