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Parte Seconda La storia: dall’antichità ai nostri giorni
Il codice di Hammurabi distingue in particolare fra:
>
gli
uomini liberi
, di cui erano parte i nobili, i proprietari terrieri e tutti colo-
ro che svolgevano attività considerate di un certo prestigio, come i medici, i
commercianti e gli artigiani;
>
gli
uomini semiliberi
, coloro che offrivano i propri servigi ad un signore in
cambio di protezione;
>
gli
schiavi
, per lo più braccianti nelle terre dei nobili e del sovrano, i quali
potevano essere liberati.
2.4
Gli Assiri
Mentre l’Impero babilonese prosperava, nell’Alta Mesopotamia il popolo semi-
tico degli
Assiri
, organizzato e diviso in varie città-stato, rimase soggiogato dalla
forza politica e militare di re Hammurabi. L’Impero babilonese, però,
all’inizio
del XVI secolo a.C.
collassò sotto i colpi degli
Ittiti
e dei
Cassiti
, un popolo,
quest’ultimo, proveniente dai monti Zagros. A partire dal XIV secolo, gli Assiri
cominciarono ad organizzarsi per costruire un regno unitario capace di con-
trollare tutta l’area alto-mesopotamica. Conclusa la prima fase di unificazione,
gli assiri cominciarono a guardare oltre i propri confini. Dopo un primo ten-
tativo di edificazione dell’Impero, parzialmente riuscito nel periodo a cavallo
fra il XII e l’XI secolo (nel
1146 a.C.
l’Impero babilonese fu definitivamente
conquistato), gli Assiri tornarono alla carica fra il X e il VII secolo a.C.
In quei secoli gli Assiri misero in atto la più potente macchina da guerra che la sto-
ria avesse mai conosciuto. Si trattava di un esercito organizzatissimo, efficientissimo
e rapidissimo, grazie al ricorso di carri e arcieri a cavallo. Ciascuna conquista veniva
seguita da sanguinose stragi e da repressioni e punizioni di incredibile violenza.
L’Impero assiro giunse al suo apice quando nel
VII secolo
, dopo aver inglobato
tutta la Mesopotamia, la Siria, Israele e la Fenicia, riuscì a piegare anche l’Egit-
to. La Mezzaluna fertile era inserita in un unico grande impero, governato dal
re e dai funzionari di sua nomina. L’obiettivo era quello di
assirizzare
i popoli
che man mano venivano sottomessi.
La morte di re
Assurbanipal
(
627
a.C.
) coincise con la fine del perio-
do d’oro degli Assiri e con la velo-
cissima disgregazione dell’Impero.
Il tentativo di assirizzazione e l’ag-
gressività politico-militare avevano
portato grandi malumori tra i popoli
sottomessi e quelli confinanti con l’Impero. Il governo del terrore si dimostrò
inefficace nella creazione di un’entità territoriale e culturale unitaria. Furono
i
Medi
e i
Babilonesi
, alleatisi per l’occasione, ad attaccare l’Impero assiro pro-
prio al cuore. Nel
612 a.C. Ninive
, una delle più importanti città dell’Impero,
fu completamente distrutta e tre anni più tardi Medi e Babilonesi andarono a
spartirsi quello che era rimasto dell’Impero assiro.
L’
assirizzazione
era il tentativo, messo in atto
per l’appunto dagli Assiri, di introdurre usi,
costumi e lingua presso i popoli sottomessi.
L’obiettivo era quello di rendere più solido il
tessuto sociale dell’Impero attraverso un’in-
vadente opera di appiattimento culturale.