TFA Abilitazione all'insegnamento - T2 Storia ed educazione civica - page 21

Capitolo
2
Le civiltà della Mesopotamia
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resistenza delle città sumere. Unificata la Mesopotamia, Sargon allargò i domi-
ni del
primo impero della storia
anche a parte dell’attuale Siria, all’Anatolia
orientale, fino alla Fenicia.
La figura del sovrano, sotto il dominio accadico, mutò radicalmente. Egli non
era più un uomo voluto dagli dei a guidare un popolo, ma era egli stesso
in-
carnazione di una divinità
. Coerentemente con questa impostazione, l’Impero
fu governato in forma
centralizzata
. Dove non arrivavano i rappresentanti del
sovrano, si stipulavano accordi con i regnanti locali, così da assicurare solidità
nel controllo dei territori.
L’Impero accadico entrò in crisi dopo soli 150 anni. La pressione degli
Amor-
rei
da sud-ovest già aveva messo profondamente in discussione l’egemonia ac-
cadica sulla regione. Ma fu il popolo nomade dei
Gutei
, proveniente dai monti
Zagros, ad abbattere definitivamente l’Impero di Akkad.
2.3
I Babilonesi: il primo Impero
L’incapacità dei Gutei nel gestire il ricco patrimonio conquistato, consistente
nella fittissima rete di canalizzazione, provocò un malcontento enorme nelle
popolazioni sumere, le quali trovarono forza e modo per respingere gli invaso-
ri, grazie soprattutto al re di Ur,
Uruk Utukhegal
(2120 a.C. circa). Il periodo
neosumerico
o della
rinascita sumerica
durò, però, appena un secolo. Attorno
all’anno 2000 a.C. il Sumer fu stritolato dagli attacchi degli
Amorrei
, prove-
nienti da sud-ovest, e degli
Elamiti
, nomadi dell’altopiano iranico.
Fu allora che la città di Babilonia divenne la capitale del popolo amorreo. Due-
cento anni dopo, il sesto re di Babilonia,
Hammurabi
(il cui regno durò dal
1792 al 1750 a.C.), riuscì ad unificare sotto il proprio governo tutti i regni della
Bassa Mesopotamia (Sumer) e la città siriana di Mari. Poi volse il suo sguardo
alle città dell’Alta Mesopotamia, entrando in conflitto con gli Assiri e gli Elami-
ti, i quali, pur nell’indipendenza, si videro fortemente limitati dalla straripante
forza di Hammurabi e del suo Impero.
Risalente al periodo di cui si sta parlando è il celebre
codice di Hammurabi
, la
più importante raccolta di leggi ritrovata in Medio Oriente. Il codice si basava
sulla cosiddetta
legge del taglione
, biblicamente rintracciabile nell’espressione
“occhio per occhio, dente per dente”. Il codice, infatti, stabiliva tutta una serie
di reati e di comportamenti illeciti, in campo familiare, economico e sociale in
generale, ai quali corrispondeva una pena identica al danno arrecato.
L’importanza del codice di Hammurabi, però, sta soprattutto nella possibilità
offerta agli archeologi e agli storici di ricostruire uno spaccato accurato della
società dell’epoca. Con il codice di Hammurabi è stato possibile risalire, oltre
che alla stratificazione sociale provocata dalla rivoluzione urbana, anche ai rap-
porti di potere che venivano a crearsi fra le varie classi sociali, al punto che il
codice non applica la legge del taglione in maniera uguale a tutti gli abitanti
dell’Impero.
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